Lunedì 4 Novembre 2024

Responsabilità e Prudenza, uniti supereremo quest’incubo

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La mattina al risveglio la sensazione è: “E’ tutto vero o è stato solo un brutto sogno?”. Bastano pochi secondi per rendersi conto che stiamo realmente combattendo un nemico invisibile che sta cambiando il nostro modo di vivere. E’ come se Madre Natura volesse dire all’uomo: Fermati! Questo virus è arrivato dove non è riuscita Greta Thumberg, che ha iniziato una battaglia mondiale per l’ambiente diventando portavoce innocente presso i grandi della terra. Questo virus ha ammonito e deciso per gli uomini che cercano di trovare una soluzione per la riduzione di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi; è stato più efficace degli inconcludenti siparietti delle conferenze delle nazioni unite, del Green Deal, l’ambizioso piano europeo per rendere l’Europa il primo continente ad impatto climatico zero entro il 2050. In pochi giorni questo virus ha schiacciato il tasto STOP. Un freno alle tante nostre pessime e contraddittorie abitudini. Oggi nel mondo produciamo più gas serra che ricchezza. Fino a qualche anno fa i documentari naturalistici ci raccontavano di scenari incontaminati e della bellezza della natura selvaggia. Oggi ci bombardano con il rischio di surriscaldamento globale, dello scioglimento dei ghiacciai e delle specie in via di estinzione. Quando passerà l’emergenza coronavirus, in Cina, in Italia e nel mondo, tutto tornerà come prima, ma se questa esperienza ci ha insegnato qualcosa non dovrebbe essere così. E’ probabile che la produzione riprenderà il suo normale ritmo, anzi, forse a produrre ancora di più, per compensare le perdite dovute al periodo d’inattività. Il troppo popoloso mondo contrappone consumatori indifferenti e cittadini preoccupati. Nell’ultimo decennio abbiamo visto un record di tempeste, incendi boschivi, siccità, inondazioni in tutto il mondo per effetto del riscaldamento globale. Sconcerta sapere che dal 1990 ad oggi è stata immessa nell’atmosfera del pianeta una quantità di gas serra pari a quella totale generata in tutte le epoche precedenti. E’ vero, sono aumentati i beni e i servizi entrati stabilmente a far parte della nostra vita, migliorandola rispetto al passato. Un benessere ricco di contraddizioni, quello occidentale: da un lato si protesta nelle piazze del mondo per l’inquinamento del pianeta, dall’altro le immissioni aumentano. Da sempre le civiltà hanno dovuto affrontare varie ondate epidemiche: la peste, il colera, il vaiolo, il tifo. Ai nostri giorni, con i farmaci di cui disponiamo, avevamo la sensazione di essere al riparo dalle epidemie che hanno funestato il passato. Ci sbagliavamo e oggi ne abbiamo la prova. Il mondo è pieno di guerre in cui muoiono persone, bambini. Conflitti organizzati dai paesi cosiddetti “evoluti” che finanziano i ribelli e i tutori dell’ordine per ammazzarsi ed ammazzare allo scopo di produrre ricchezza a discapito sempre di qualcun altro. Questo terribile momento che stiamo vivendo ci insegnerà qualcosa o forse no. Se non altro ci avrà fatto vivere sulla nostra pelle cosa significa davvero la parola: esodo. Dal nord la gente spaventata è scappata al sud per rifugiarsi in un posto “presumibilmente” più sicuro. Ora capiamo un po’ meglio cosa significa fuggire e magari quando tutto sarà finito saremo meno pronti a puntare il dito e più comprensivi verso chi in fondo cerca solo una possibilità per sopravvivere su questo pianeta che continuiamo a ripetere che è di tutti, ma che siamo convinti sia solo nostro.

di Raffaele di Sabato

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Commenti

  • Bravo, condivisione al 1000 x 1000. Sia Greta che il coronavirus…due piccolissimi stanno dando una lezione non solo di vita agli ottusi potenti della terra….

    cittadino 14/03/2020 10:18 Rispondi

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