L’Associazione Manfredonia Nuova, nel giorno dello sciopero globale per il clima, si fa portavoce del serio problema della messa in sicurezza del porto Commerciale di Manfredonia. Le incessanti piogge e le raffiche di vento che hanno flagellato gran parte delle coste italiane nei giorni scorsi, anche a causa dei cambiamenti climatici in atto, non hanno risparmiato la nostra bella cittadina. Il 24 e 25 novembre, la costa del Golfo di Manfredonia è stata interessata da sferzate di vento sciroccali con burrasche e mareggiate che hanno costretto i pescatori a mettere in sicurezza i loro pescherecci nel Porto Turistico. Ciò ha comportato, oltre al disbrigo di pratiche burocratiche, anche un ulteriore costo per i pescatori manfredoniani, che stanno già attraversando un momento di crisi a causa delle rigide regole imposte da Bruxelles. Il Porto Commerciale, purtroppo, non offre ai natanti adeguato riparo nei giorni di scirocco come sanno bene anche i diportisti. Pertanto, chiediamo all’Autorità Portuale del Mar Adriatico Meridionale, ai Commissari straordinari del Comune di Manfredonia e alla Capitaneria di Porto che provvedano con urgenza alla messa in sicurezza del Porto Commerciale. Ricordiamo che eventuali danni alle imbarcazioni dovuti al mal tempo ricadrebbero sui privati, sull’economia locale, che ha nella pesca un’ importante risorsa, e persino sull’ ambiente in caso di accidentale sversamento in mare del carburante delle barche. Siamo a conoscenza di un progetto che potrebbe essere la soluzione di questi problemi. Si tratta di un braccio all’interno del Molo di Levante, prima del faro verde che segnala la dritta ai natanti quando entrano nel porto. Chiediamo con forza che l’Autorità Portuale si faccia carico di questo progetto, al più presto, perché ormai i venti da Sud entrano all’imboccatura del Porto Commerciale con maggior vigore rispetto al passato.
Manfredonia Nuova