Torna libero, con obbligo di dimora nel comune di San Marco in Lamis, Napoleone Cera, il consigliere regionale dei Popolari arrestato e posto ai domiciliari lo scorso 17 ottobre insieme al padre Angelo Cera ex deputato. È quanto stabilito dal gip del tribunale di Foggia Armando Dello Iacovo, che ha accolto l’istanza presentata dagli avvocati Michele Curtotti e Francesco Paolo Sisto. Resta per il momento ancora agli arresti domiciliari il padre Angelo Cera.
I due sono accusati di induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo la Procura di Foggia avrebbero fatto pressioni nei confronti del presidente, del direttore generale e del direttore dell’Area agraria del Consorzio di bonifica di Capitanata affinché assumessero alcune persone di loro conoscenza.
In particolar modo, secondo l’accusa Napoleone Cera avrebbe presentato e subito dopo ritirato a dicembre 2018 un emendamento con il quale assoggettava i consorzi di Bonifica ad un diverso regime normativo; fatto che avrebbe comportato l’automatica cessazione delle funzioni principali del Consorzio, trasferite all’Acquedotto pugliese, unitamente al personale dipendente. Secondo l’accusa l’emendamento sarebbe stato utilizzato dai due Cera come strumento di ricatto con i vertici del Consorzio.