Giovedì 21 Novembre 2024

Madre Teresa School Clean Up

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Continua inarrestabile la nascita di nuovi gruppi di persone volenterose che si rimboccano le maniche e si mettono al lavoro, invece di inveire contro chi avrebbe dovuto prendersi cura della città o contro chi, incurante del rispetto del bene comune, non fa altro che aggravarne la situazione in un periodo così delicato per la nostra comunità. Tutto è partito da un genitore di buona volontà, che dopo aver avviato la pulizia dei giardini abbandonati a se stessi antistanti le abitazioni del quartiere Acqua di Cristo, decide di ripulire il giardino della scuola primaria “Madre Teresa di Calcutta”. Il giardino era pieno di rifiuti, alcuni gettati dall’esterno, visto che ormai non si ha rispetto nemmeno per un luogo frequentato da bambini, altri come residui della pota degli alberi presenti nel giardino stesso. Questo genitore ha quindi proposto il suo progetto al Dirigente, il prof. Luigi De Palma, al Consiglio d’Istituto e al Collegio docenti, e tutti lo hanno appoggiato incondizionatamente. Richiesti i necessari permessi al Comune e all’ASE, si è partiti con l’operazione denominata “Madre Teresa School Clean Up”. Un tam tam sui social e sui vari gruppi Whatsapp ha chiamato a raccolta i genitori dei bambini frequentanti la scuola. Ma la partecipazione era aperta a tutti, naturalmente. Formata la squadra con genitori, nonni e perfino alcuni volontari estranei alla scuola, è partita la pulizia. L’ASE è arrivata con il mezzo speciale per recuperare i resti, la Tormalina S.r.l. di Michele Pacillo ha messo a disposizione la ruspa e alcuni operai, e un tagliaerba che ha agevolato il lavoro. Così il 9 novembre scorso, sotto gli occhi dei bambini che hanno assistito all’operazione dalle finestre, si è ripulito il giardino della scuola Madre Teresa di Calcutta. Il gesto generoso di queste persone ha dato alla città e, soprattutto ai bambini, cittadini di domani, un segno indelebile di civiltà. Sì, perché è l’esempio che fa l’educazione di un bambino. Se i genitori gettano i rifiuti per strada, se non insegnano ai loro figli il rispetto del verde e di qualsiasi cosa si trovi fuori dalla propria porta di casa, dove di certo non gli è permesso manomettere, sporcare o distruggere nulla, poi non lamentiamoci se da adolescenti bruciano le palme o se nottetempo spargono per strada i rifiuti lasciati fuori per la differenziata. La nascita di questi gruppi di volenterosi che ripuliscono le spiagge, i quartieri, il porto, sono un segnale forte che la nostra città non è “perduta”, al contrario ha una forte volontà di rinascere, di rialzarsi, di dimostrare che anche a noi piace la città pulita e, se l’amministrazione non ce la fa, noi ci mettiamo al lavoro, anche sporcandoci le mani.

Mariantonietta Di Sabato

Articolo presente in:
Ambiente · News

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