Il 21 settembre del 1943 il Porto di Manfredonia fu oggetto di un incessante bombardamento da parte dei cacciabombardieri anglo-americani venuti a liberare l’Italia dall’oppressore nazifascista.
Quel giorno i bombardamenti furono così violenti che bruciarono e affondarono due piroscafi l’Apollo e l’Hermada che sul molo di ponente stavano caricando la bauxite proveniente dalle miniere Montecatini di San Giovanni Rotondo per portarla a Porto Marghera dove veniva utilizzata per produrre ordigni bellici, bruciarono e affondarono un centinaio di vagoni ferroviari ed una ventina di natanti. Per 8 giorni e 8 notti, i Vigili del Fuoco portuali del neonato distaccamento dei Vigili del Fuoco di Manfredonia ebbero un gran da fare per fronteggiare l’emergenza e contenere i danni causati dal “fuoco amico”.
Oggi 21 settembre giorno di San Matteo a distanza di 76 anni, all’interno del Museo Storico dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana di Manfredonia, nel punto dove è stata allestita una bellissima rappresentazione di quel tragico evento con i mezzi, le uniformi e le attrezzature originali dell’epoca, al suono lugubre della sirena antiaerea che emetteva due suoni di 15 secondi intervallati da una pausa della stessa durata, è stato ricordato quel tragico evento di 76 anni or sono.