Giovedì 21 Novembre 2024

“La Festa Grande” dedicata a Santa Maria Maggiore di Siponto

3 3

“La civiltà di un popolo si misura dalla forza che esso riesce ad imprimere nel conservare e tramandare ai posteri la storia, l’arte, la cultura e le tradizioni del proprio territorio, attraverso le testimonianze scritte e orali”. A tal proposito riferisce Padre Serafino Montorio nello “Zodiaco di Maria” che le processioni venivano fatte in circostanze eccezionali, per domandare grazie con suppliche, in particolare per la pioggia in periodi di estrema siccità. “Il clero, tanto secolare che regolare, con tutto il popolo di Manfredonia si porta con divota e umile e lunga processione all’antica Cattedrale dove, prendendo la sacratissima Effige, con gran pompa la portano alla città, alla porta della quale dal Magistrato vien fatto nobile baldacchino, ricevuta con rimbombo de’ mortaretti e con le lodi incessanti del clero e del popolo che si affolla dietro il medesimo cantando il Rosario”. Subito dopo la Sacra Immagine viene portata in Cattedrale per la celebrazione della Santa Messa. La processione, però, non ha svolgimento in una data fissa dell’anno, ma soltanto in casi di gravi calamità. Tale testimonianza ci viene da un manifesto a firma del sindaco Michele Giordani, pubblicato il 18 agosto 1842, che, con il beneplacito dell’arcivescovo Vitangelo Salvemini (1832-1854) annuncia la festa. Molto probabilmente in segno di ringraziamento, a seguito dell’epidemia di colera scoppiata nel napoletano l’anno prima che ha colpito anche Manfredonia provocando ben 400 vittime, aumentate a 472 l’anno successivo. La sagra si svolge l’8 settembre. Esattamente tre anni dopo, la stessa viene spostata nei giorni 27, 28 e 29, dello stesso mese. Alquanto interessante il temporaneo trasferimento in processione del Sacro Quadro della Vergine di Siponto dalla Basilica alla Cattedrale, in occasione della solenne Novena. Simulacro che il giorno 30, sempre in processione, si riporta a Siponto. Solo dopo l’avvento dell’arcivescovo Vincenzo Taglialatela (1854-1879) il solenne evento ha una scadenza fissa, 29-31 agosto, tradizione che continua ancora oggi. Per motivi di carattere di sicurezza e di conservazione, il Capitolo Metropolitano sipontino presieduto da S. E. Mons. Andrea Cesarano, riunitosi il 15 luglio 1964 decide di trasferire definitivamente in cattedrale l’icona della Madonna di Siponto, unitamente alla statua lignea della Sipontina. In una successiva riunione tenutasi quindici giorni dopo, lo stesso Capitolo discute della “Processione della Festa di Siponto”. “Mons. Sipontino Cafarelli espone il desiderio di S. E. Mons. Arcivescovo di conoscere il parere del Capitolo circa la processione. Questa senza il venerato Quadro della Madonna non si può fare, senza affrontare l’ira popolare. Il Cav. Prof. Del Vecchio, restauratore del Quadro non crede opportuno portare nel carro o a spalla il Quadro perché non s’è ancora consolidato. Egli è disposto in tre giorni a fare una copia di esso e così portarlo in processione. Dopo una discussione il Rev.mo Capitolo, sempre con il consenso di S. E. Mons. Arcivescovo propone di portare in processione la copia, ma rendendo partecipe il popolo con manifesto, fatto a cura del Comitato presieduto da S. E. Gen. Castriotta”. Perché non ci fu un seguito? Perché, pur avendo il Capitolo disposto di farne una copia, opera, nel frattempo realizzata gratuitamente dal prof. Del Vecchio, la stessa è rimasta a giacere in un deposito della Cattedrale? Vi fu poca sensibilità verso questo problema, mera ignoranza, o il timore di scatenare l’ira popolare? La risposta la diede Monsignor Valentino Vailati il quale affermò: “Più facile a risolversi è il primo; più complicato è il secondo, dovendo affrontare l’opinione pubblica che deve essere preparata a vedere in processione una copia fedele del Quadro anziché l’originale che per la sua antichità merita di essere trattato con molta cura onde evitare guasti irreparabili”. Intanto in processione si è continuato a portare l’originale. Bisognerà aspettare il 31 agosto del 2000 perché esca la prima volta in processione la copia della Sacra Effige. Con Monsignor Andrea Cesarano, che resse la cattedra episcopale sipontina dal 1931 fino al 1967, si concluse la tradizione di portare in processione, oltre all’icona della Madonna di Siponto, i simulacri di S. Michele Arcangelo e dei Santi Patroni S. Lorenzo Maiorano e S. Filippo Neri. Infatti, Monsignor Valentino Vailati (1970/1990) volle portare in processione la sola Icona della Madonna di Siponto per dare al rito sobrietà e focalizzare il pensiero ed i sentimenti verso la festeggiata Madonna di Siponto. Mantennero la tradizione Monsignor Vicenzo D’Addario (1990-2002), Monsignor Domenico D’Ambrosio (2003-2009), e l’amatissimo arcivescovo Monsignor Michele Castoro (2009-2018). Quella del 2019 sarà la prima processione del nuovo pastore della diocesi Manfredonia – Vieste, Padre Franco Moscone, vescovo che è già entrato nei cuori di tutto il popolo della Beata Vergine Maria di Siponto che quest’anno sarà accolta con ancor più grande devozione tra le strade della nostra città, visto il momento non facile che sta vivendo.

Matteo di Sabato

https://youtu.be/K38_KmLNKVc

Articolo presente in:
ManfredoniaNewsTV · News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com