E’ soprattutto nel periodo estivo che il fenomeno di “commercio ambulante illegale” raggiunge il suo apice. Girando per le strade di Manfredonia in questi giorni non si può non notare i tanti venditori che aprono la propria attività “itinerante” in qualche angolo di strada: fichi d’india, fiori, prodotti della terra, del mare, a sfregio delle regole basilari delle norme tributarie, del diritto del lavoro, di tutela dell’igiene e dell’integrità del prodotto. Da un lato è caratteristico vedere questi venditori per strada, con cofani aperti o con bancarelle improvvisate su cassette di legno o di plastica ed è lodevole che persone che non abbiano un lavoro stabile cerchino con il commercio di migliorare il loro stile di vita, ma d’altro canto è uno spregio rispetto alle tante attività commerciali che pagano regolarmente le pesantissime tasse imposte a chi vuol svolgere con correttezza e regolarità la propria attività. Norme sull’Haccp, sicurezza sul lavoro, assunzioni regolari, gestione dei rifiuti, struttura conforme alle norme del commercio, e a tutela dei disabili, ricevute fiscali, ecc.. Commercianti particolarmente vessati da ligi ed integerrimi controllori paladini delle più ferree norme della tutela ambientale e della salubrità dei prodotti commercializzati, nel rispetto, come dovrebbe essere, del consumatore finale che merita di essere tutelato. E se i commercianti che cercano di rigare dritto subiscono controlli fino all’ultimo spillo, norme sulla fruizione del locale, servizi igienici, servizio a tavola, gli improvvisati commercianti di strada operano indisturbati proponendo spesso prodotti come soprattutto quelli provenienti dal mare, semi cotti poiché conservati non in ambienti refrigerati ma sotto al sole “agostino” che raggiunge punte di 40 gradi. Ma allora le regole esistono o non esistono? O esistono solo per le persone che voglio rispettarle ed è più facile che loro paghino le multe? Ma i funzionari Asl, i Vigili Urbani, della Guardia di Finanza, l’ispettorato del lavoro ci sono o non ci sono a Manfredonia? Chi controlla che l’operato dei controllori venga svolto con equità? Può un funzionario di polizia passare davanti ad una bancarella irregolare e tirare dritto facendo finta di nulla? Quanto riportato in queste righe è il frutto di notevoli segnalazioni ricevute da nostri lettori, molti di loro commercianti che lamentano il fatto di essere tartassati di controlli (come è giusto che sia) contro una totale indifferenza da parte delle autorità preposte verso fenomeni di abusivismo irregolare nello svolgimento dell’attività commerciale. Tutto ciò è mortificante soprattutto per l’accanimento di certi “ispettori sanitari” che operano nei confronti di attività commerciali, ispezioni fatte come cani segugi alla ricerca della pur minima irregolarità e nella burocrazia italiana è molto facile sbagliare. Dispiace constatare che la legge non sia uguale per tutti ed i vertici delle autorità di controllo dovrebbero essere più attenti all’operato dei propri “funzionari di strada” che controllano solo chi vogliono controllare operando un illegale omissione atto d’ufficio, denunciabile.
Raffaele di Sabato
È vero che i controlli sono superficiali… Ma la gente che acquista dagli ambulanti? Mettiamo del nostro… Non acquistiamo più la merce e sicuramente il mercato parallelo terminerà…. Saluti