In pullman da Manfredonia a Ravenna per partecipare allo spettacolo “Purgatorio” del Teatro delle Albe.
La non-scuola: un atto teatrale, pedagogico e artistico, con Marco Martinelli e Ermanna Montanari.
Martedì 9 e mercoledì 10 luglio 2019, Ravenna.
Il mese di luglio è intenso per la compagnia Bottega degli Apocrifi che sta attraversando l’Italia da su a nord all’insegna del teatro e della condivisione di progetti importanti.
Dopo la partecipazione il 5 luglio scorso al Puglia Showcase Kids 2019 con “Schiaccianoci Swing” e l’esperienza pugliese di “TRAC – Teatri di Residenza Artistica Contemporanea” a San Demetrio nei Vestini, in provincia de L’Aquila, il 6 luglio per il seminario “Realtà del teatro: istruzioni per l’uso”, è la volta di Ravenna.
Martedì 9 e mercoledì 10 luglio la compagnia sipontina sarà tra le tribù della non-scuola, che prenderanno parte allo spettacolo “Purgatorio” del Teatro delle Albe.
Un pullman di adolescenti e adulti partirà dalla città di Manfredonia per raggiungere Ravenna e prendere parte a un progetto speciale.
Anche quest’anno, come nel 2017 in occasione di “Inferno”, Ravenna Teatro propone a tutti i partecipanti della non-scuola, della città e di tutta Italia, di partecipare a “Purgatorio. Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri”, seconda parte del progetto La Divina Commedia: 2017-2021, di Marco Martinelli e Ermanna Montanari. Una coproduzione Ravenna Festival-Teatro Alighieri e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro.
Il 9 e il 10 luglio saranno in scena a Ravenna anche gli adolescenti di Manfredonia, come atto finale del percorso di Teatro diffuso, che ha portato a giugno scorso al debutto dello spettacolo “Uccelli”, realizzato all’interno di “Teatri del Gargano”, progetto sostenuto dalla Regione Puglia tramite l’Avviso a presentare iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – FSC Fondo Sviluppo e Coesione 2014/20 – Patto per la Puglia.
A Ravenna la non–scuola ha generato negli anni un flusso che vede migliaia di giovani appassionarsi alla scena e allo sguardo, chiamati a rivitalizzare in profondità la cultura teatrale della città. Ogni anno a primavera si tiene il festival della non–scuola, un’invasione adolescente del Teatro Rasi che attraversa e divora i classici restituendone l’origine dionisiaca.
Marco Martinelli da quasi trent’anni tiene viva con gli adolescenti la realtà della non-scuola, esperienza teatrale “asinina” e antiaccademica del Teatro delle Albe, nel segno del cortocircuito di arte e vita che la compagnia accende ogni giorno.
Dapprima negli istituti superiori della città di Ravenna, poi in diverse periferie del mondo (da Milano alla Sicilia, passando per Scampia, Lido Adriano e Santarcangelo, dagli Stati Uniti alla Francia e dal Senegal al Brasile e al Kenya), attraverso il contagio della non–scuola si è innestato tra la scena e l’universo corale dei ragazzi un atto teatrale che è al contempo pedagogico e artistico.
“Crediamo che la contaminazione sia parte integrante della nostra pratica teatrale con gli adolescenti, e che l’incontro con i buoni maestri porti con sé frutti preziosi, per questo abbiamo accolto immediatamente l’invito degli amici delle Albe a far parte delle tribù della non scuola sparse in tutta Italia”, affermano Stefania Marrone e Cosimo Severo, drammaturga e regista di Bottega degli Apocrifi.
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