A dispetto della crisi che attanaglia la citta, quest’anno le società sportive hanno dato molte soddisfazioni ai loro tifosi e sostenitori.
La prima ad assicurarsi il passaggio alla categoria superiore, la Promozione, è stato il Manfredonia 1932 che aveva il difficile compito di riportare al Miramare i tifosi e la “vecchia” passione per il calcio dei Sipontini, costretti a lasciare la Serie D dopo un anno disastroso. Il presidente Raffaele De Nittis non ha lesinato risorse e tempo per allestire una società organizzata ed una squadra vincente di cui la gente si è subito innamorato. Soltanto le follie economiche dello Sly United di Bari hanno tolto un primato che sul campo il Manfredonia ha meritato. La pessima situazione del campo sportivo, in deroga fino al Maggio scorso, e l’immobilismo di Palazzo San Domenico, lasciano molti dubbi sulla programmazione lunga ed ambiziosa del giovane presidente sipontino.
Ai primi di maggio si è giocato il play off della Volley Club che ha sancito il passaggio in serie D dei giovanissimi pallavolisti, tutti manfredoniani. Come nessuno prima, sono stati capaci di vincere tutte le gare della stagione regolare e perdere solo una gara di play off, a Grumo. Questa favola della Volley Club è cominciata cinque anni fa rifondando e curando un settore giovanile diventato un gruppo di “amici” imbattibili, in Prima Divisione.
Quest’anno la Silac “G. Angel” non ha sbagliato nulla, a cominciare dalla scelta del coach, Roberto De Florio. L’arrivo a Manfredonia di giovani bravi e molti motivati e, come sempre “coccolati” dall’affetto della famiglia “G. Angel”, ha creato un gruppo forte e coeso che è cresciuto settimana dopo settimana e che è arrivato ai play off nella condizione migliore. La perfetta e collaudata organizzazione societaria ed il caldissimo pubblico del PalaScaloria hanno spinto il team ad una vittoria finale sofferta ma entusiasmante, che proporrà i Sipontini in Serie C-Gold, la massima serie regionale.
Sabato scorso al PalaScaloria si è consumato una delle imprese più belle dell’anno sportivo: la vittoria della finale play off della serie B di calcio a 5 e il passaggio in A2 della SIM Manfredonia c5, per la prima volta nella sua storia. Vincere ai rigori, dopo una serie interminabile di emozioni, ha fatto letteralmente impazzire i più cinquecento tifosi stipati al PalaScaloria. La ricetta non cambia quando hai i soldi contati: società organizzata, dove ognuno sa cosa fare, e scelte tecniche azzeccate. Anche qui il mister, Massimiliano Monsignori, è stato determinante. Una stagione travagliata con cambi in corsa, qualche sfortunata sconfitta, ma una squadra sempre combattiva in campo. Quarto posto finale e play off da “Cenerentola”, a fare il brutto cliente, più debole, che poi perde. Il mister perugino ha preparato quattro gare perfette, interpretate benissimo dai suoi calcettisti che hanno portato dritto in Serie A2.
Storie e “ricette” tutte uguali: società “modello”, organizzate con dirigenti tutti volontari, grandi competenze tecniche acquisite sul campo e l’arma in più, l’accoglienza: tutti i ragazzi, stranieri e non, dopo solo qualche settimana sono contenti delle “attenzioni” delle società e di stare a Manfredonia.
Con quattro “spiccioli” e tanta passione la Delfino di Manfredonia quest’anno ha bissato la vittoria al campionato di “Quarta Categoria” battendo e mettendosi alle spalle società come Bari e Lecce. Dopo trenta anni di attività e tante importanti affermazioni, la Delfino è allo stremo per l’annosa carenza di risorse e per gli sforzi immani a cui sono costretti dirigenti e atleti e meriterebbe più attenzione e considerazione da parte della città.
Antonio Baldassarre