Che il settore del gioco e dei casinò online legali ADM sia fiorente non è una sorpresa, anche i dati più recenti sono in crescita. Per il momento tutte le preoccupazioni legate alle nuove regole in vigore dal 2019, come il divieto di pubblicità, si stanno dimostrando infondate. I dati di marzo sono relativi esclusivamente ai casinò online ADM, quelli che dovrebbero essere più colpiti dal divieto. E invece, rispetto allo stesso mese dello scorso anno è stato registrato un 19,8% in più. Considerando tutto il primo trimestre del 2019 la spesa complessiva nei giochi d’azzardo online nei migliori casinò è cresciuta del 17,6%. Detta in cifre, stiamo parlando di 206 milioni di euro giocati soltanto sul web. Il mercato resta in mano ai principali operatori, con Pokerstars che si assicura una fetta dell’11,4%, seguito da due giganti: Sisal e Lottomatica (rispettivamente 7,9 e 7,5%). Il podio è seguito dai nomi dei migliori casinò online europei come 888, Eurobet, e Snaitech. Al di là delle cifre che possono raccontare poco, vi è un’Italia che in barba alle previsioni, continua a tentare la fortuna sui siti di gioco virtuali. Che sia per giocare alle slot, partecipare a un torneo di poker, o piazzare una scommessa live dal telefonino. I dati relativi al gioco d’azzardo in generale e a quello nei casino online ADM, diventano stupefacenti se andiamo indietro di qualche anno. Nel 2006 gli italiani hanno giocato 35,2 miliardi, mentre nel 2017 i miliardi spesi nel gioco sono stati 101,8. Anche qui, la cifra in sé non dice molto, ma basta dividerla per il numero di abitanti ed emerge un dato allarmante. Compresi neonati e bambini, ogni italiano ha speso nel gioco 1.680€nel corso del 2017.
Quando si valuta questo dato non bisogna dimenticare che si tratta della spesa complessiva. Una parte di essa è ritornata, infatti, nelle tasche dei giocatori sotto forma di vincite: questa ammonta a circa l’80% del totale. Il restante 20% viene diviso tra lo Stato e i concessionari del gioco. Tornando al 2017, ecco come sono stati suddivisi i 101,8 miliardi spesi nel gioco:
- 82,9 miliardi ai giocatori
- 10,3 miliardi allo Stato
- 8,6 miliardi agli operatori
A prima vista sembra che quello del gioco sia un grosso affare per lo Stato. Bisogna però prendere in considerazione anche i costi legati al gioco d’azzardo. Che sia nella ricevitoria sotto casa o nei casino ADM, l’azzardo può creare diverse problematiche. Queste genererebbero dei costi per lo Stato che sono stati stimati per 14 miliardi l’anno.
Fonte: il Corriere Inchiesta sul gioco d’azzardo di Milena Gabanelli
Chi gioca dal vivo e nei casinò online legali ADM
Chi sono i giocatori? Anche chi ritiene di non praticare il gioco d’azzardo, magari ha comprato una volta un gratta & vinci, o ha giocato tre numeri al lotto. Il gioco d’azzardo comprende tutte le modalità di gioco, dai biglietti della lotteria alle scommesse piazzate nei casinò online legali ADM.
I dati relativi al 2018, ci raccontano di un’Italia che gioca. In particolare andando a dividere la popolazione per fasce d’età troviamo le seguenti informazioni. Il 40,6% degli italiani tra i 15 e 24 anni ha giocato almeno una volta nel 2018. La percentuale sale al 49% per la fascia d’età tra i 25 e i 34 anni, e decresce lentamente con l’avanzare dell’età. Andando all’ultima fascia, quella di uomini e donne tra i 65 e i 74 anni, il 32,8% ha giocato almeno una volta. E si consideri che nel 2014 questa percentuale era solo del 18,9%.
Per il futuro è facile prevedere che il settore dell’azzardo online riscuoterà sempre maggiore successo in futuro. Ma la rete del gioco territoriale è destinata a fare la parte del leone ancora per molto tempo. Stiamo parlando di una rete capillare che conta 34 mila ricevitorie del Lotto, e altrettante per il Superneralotto, 63mila punti vendita per le lotterie, 206 sale bingo. Vi sono inoltre, sparse sul territorio, 366 mila slot machine e quasi 56 mila VLT.
