Tanto orgoglio e personalità in quel di Canosa per i blues di Gigi Renis, che fanno tremare il “San Sabino” giocando con la giusta mentalità per 91’ nonostante le diverse assenze.
Un match giocato alla pari sul campo degli esperti padroni di casa, che al netto dei 95 minuti di gioco non dimostrano una grande supremazia se non sulle palle inattive e trovando il gol vittoria a tre minuti dalla fine, approfittando di una disattenzione difensiva dei sipontini. Prestazione che aumenta il rammarico per i tanti punti lasciati per strada dai blues, che avrebbero potuto regalare un finale di stagione diverso.
I blues affrontano la gara senza timore, con personalità e spensieratezza ed al 10’ passano in vantaggio: punizione pennellata da sinistra di Lomuscio, di testa svetta imperioso Matteo Lauriola che insacca alle spalle di Crisantemo. 0-1 Donia.
Il gol non esalta più di tanto il Manfredonia, che dopo 4’ viene raggiunto su palla inattiva, vero tallone d’Achille dell’intera stagione dei sipontini: corner corto con palla fuori per Ardito, che beffa tutti ed in solitaria pareggia i conti. 1-1 e schema riuscito.
Palla al centro e il Manfredonia continua ad affrontare il match con spensieratezza, trovando anche qualche discreta giocata caratteristica fino al 20’: siluro terra-aria dai 25 metri di Antonio Simone e palla dritta all’incrocio dei pali. Un eurogol da applausi, di quelli che farebbero rivedere in tv per una settimana intera. Palla a terra, i blues non danno mai l’impressione di soffrire i padroni di casa, che anzi faticano a trovare la porta di Ciuffreda rendendosi pericolosi soltanto su palla inattiva. Ed è così che al 40’ trovano l’ennesimo pareggio con Manasterliu, che da calcio d’angolo supera di testa il portiere sipontino.
La ripresa non offre grossi spunti di cronaca, la gara è molto combattuta e la mediana dei blues regge il confronto al pari della difesa, che non lascia nulla al caso ricorrendo anche a spazzare la palla, quando serve. Malavisi lì davanti prende legnate facendo salire i compagni, Michelino Lauriola (colpito duro nel primo tempo) alza bandiera bianca (dentro Palumbo) ma i blues tengono botta, nonostante gli ingressi di Lasalandra e Di Molfetta. Il tempo cambia, giù acqua e gradine, la palla non si controlla più, l’arbitro decreta 5’ di recupero e al 47’ arriva il gol beffa del Canosa: lancio lungo da destra, tra le maglie schierate del Manfredonia sbuca il neo-entrato Manneh che in scivolata, tutto solo, la mette dentro regalando tre punti ai suoi compagni.
Il tabellino || Canosa – Manfredonia FC 3-2
CANOSA CALCIO 1948: Crisantemo, Dattoli (29’st Lasalandra), Cardinale (40’st Manneh); Abruzzese, Valentino, Manasterliu; D’Ambrosio (19’st Di Molfetta), Lops, Caputo, Loconte, Ardito (31’st Civita). A disp. Di Martino, Di Nunno C., Osakue, Di Gennaro, Di Nunno A. All. Luigi Trallo
MANFREDONIA FOOTBALL CLUB: Ciuffreda, Sciannandrone, Lauriola Ma.; Spadaccino (40’st Paglione G.), Sane, Paglione R.; Lauriola Mi. (19’st Palumbo), Accarrino, Malavisi, Simone, Lomuscio (24’st Spagnuolo). A disp. Valente. All. Luigi Renis
ARBITRO: Giuseppe Nasca di Bari
MARCATORI: 10’pt Lauriola Matteo (M), 15’pt Ardito (C), 20’pt Simone (M), 40’pt Manasterliu (C), 47’st Manneh (C)
AMMONITI: Loconte, Abruzzese, Valentino (C); Lauriola Mi. (M)
NOTE: Cielo coperto, terreno in sintetico. Spettatori 100 circa. Angoli 5-3. Recupero: 2’pt, 5’st.