All’Abbazia San Leonardo la comunità dei Ricostruttori propone due appuntamenti per approfondire il tema della relazione tra il corpo e la preghiera.
Perché utilizzare il corpo per pregare? Quando preghiamo ci accorgiamo di come sia difficile orientare tutte le nostre facoltà (corpo, mente e spirito) verso Dio e di come, facilmente, si insinuino pensieri, immagini, preoccupazioni e distrazioni.
Per questo, sin dalle esperienze dei primi monaci che si sono ritirati a vivere in solitudine e nella vita di molti santi, si è reso necessario adottare norme di vita che permettessero di raggiungere uno stato di silenzio e concentrazione, presupposto per la preghiera. Il loro insegnamento è stato quello di occupare la mente con pensieri positivi e preghiere, perché la mente è come una macina: devi tenerla impegnata con il grano per non dare spazio alla zizzania. La disciplina del corpo è stata così la premessa per entrare in una preghiera più profonda.
Da questi presupposti nasce l’attenzione alla posizione del corpo e alla sua postura, perché esse si riflettono sul nostro atteggiamento mentale e viceversa: quando siamo tristi ci muoviamo più lentamente, lo sguardo basso, quando siamo gioiosi lo sguardo è alto, il volto luminoso, i gesti più ampi. Le emozioni non sono astratte ma si esprimono nel corpo. Nascono così i metodi che legano la preghiera al rilassamento del corpo, a movimenti semplici, al ritmo del cuore e del respiro. Inserire la preghiera in questi ritmi vitali ci permette di pregare sempre senza stancarsi mai, come diceva san Paolo. Non si può separare il corpo dalla mente e dal cuore: siamo un tutt’uno. La Sacra Scrittura dice “amerai Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente”, intendendo con tutto te stesso, anche con il corpo.
Il primo appuntamento sarà uno stage teorico-pratico domenica 3 febbraio dalle ore 16 alle 19 dal titolo “Il corpo e la preghiera”: si vogliono suggerire alcune proposte per abbinare il movimento del corpo e del respiro alla preghiera. Sarà guidato da Valentina Cavadini, medico e osteopata, e dal sacerdote don Fabio Panconesi. La partecipazione è libera anche se è gradita la preiscrizione telefonica (3294914948).
Il secondo appuntamento, “Il silenzio del cuore”, sarà una presentazione della preghiera del cuore, una forma di preghiera cristiana che oggi è più conosciuta come meditazione profonda cristiana. Si svolgerà venerdì 8 febbraio alle 20.30 e il relatore sarà il sacerdote don Lorenzo Spezia, docente presso l’Istituto Teologico di Assisi.
Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno presso l’Abbazia San Leonardo.
Valentina Cavadini