L’attività d’indagine, effettuata dai carabinieri della Compagnia di Barletta, sotto la direzione e il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha potuto contare sul prezioso supporto dell’Ufficio europeo di cooperazione giudiziaria Eurojuste sulla collaborazione della competente autorità giudiziaria dei Paesi Bassi, che ha dato il consenso al trasferimento in Italia dell’inchiesta. Tucci, 44 anni pregiudicato, venne ucciso ad Amsterdam il 10 ottobre 2017: pochi giorni dopo, la polizia olandese fermava per l’omicidio il manfredoniano Magno, da molti anni residente in Olanda, soggetto noto agli inquirenti italiani per precedenti inerenti iltraffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Saverio Tucci, detto “Faccia d’Angelo”, era già stato condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti nell’ambito della maxi indagine sulla mafia garganica denominata Iscaro-Saburo del giugno del 2004 ed era considerato dagli investigatori elemento di spicco del clan mafioso Libergolis contrapposto alla famiglia Romito. Il Tucci era già sfuggito in passato ad una serie di attentati. In particolare, nell’agosto del 2012 a Manfredonia, il 44enne riuscì a sfuggire alla morte, trovando riparo in un portone: stava svolgendo lavori di tinteggiatura e ristrutturazione di uno stabile quando una persona, a bordo di una vettura, gli sparò contro alcuni colpi di fucile.
Il corpo di Tucci, colpito da diversi colpi d’arma da fuoco, venne ritrovato dalla polizia olandese all’interno di una valigia riposta nel cofano di un’auto parcheggiata in un quartiere di Amsterdam. A condurre gli investigatori in quel luogo fu Magno. Quest’ultimo, infatti, due giorni dopo il delitto, unitamente al proprio legale, si portò presso una caserma della polizia olandese per confessare il fatto di sangue, facendo ritrovare anche l’arma utilizzata per l’omicidio.
Magno venne quindi arrestato dalle autorità olandesi e sottoposto a diversi interrogatori nei quali dava conto dei rapporti con Tucci finalizzati all’importazione di cocaina dall’Olanda in Italia e delle forti divergenze intercorse tra di loro, per problemi legati a debiti di droga mai saldati con i fornitori colombiani. I suddetti contrasti culminavano nell’acceso diverbio che i due avrebbero avuto la mattina del 10 ottobre 2017, nel corso del quale Magno avrebbe, da ultimo, esploso all’indirizzo del Tucci numerosi colpi di arma da fuoco, uccidendolo.
La polizia olandese era già sulle tracce dell’assassino di Tucci, in quanto allertata dai Carabinieri della Compagnia di Barletta, i quali, già da diverso tempo, monitoravano i movimentidel 44enne, in relazione ad una pregressa indagine per traffico di droga internazionale. Magno, a seguito del suo arresto, ha intrapreso un percorso di collaboratore di giustizia, fornendo un importante contributo alle indagini relative al quadruplice omicidio di San Marco in Lamis del 9.8.2017 (in cui hanno perso la vita Romito Mario Luciano e suo cognato De Palma Matteo, oltre ai due ignari passanti, i fratelli Luigi ed Aurelio Luciani), che hanno condotto all’arresto, in data 17.10.2018, di Giovanni Caterino, 38enne originario di Manfredonia, con l’accusa di concorso nel gravissimo fatto di sangue.