Voglio fare un appello al PD, un partito che ho contribuito a far nascere e che ha perso poi per strada le sue ambizioni democratiche e di servizio alla comunità, facendosi soltanto grigia organizzazione per il potere.
Ora state preparando il vostro congresso, avete un gran bisogno di ricollegarvi alla gente, con le periferie che avete abbandonato… che vi hanno abbandonato, ma anche con il centro, dove c’è una borghesia che vorrebbe una città più vivibile, più bella, colta, senza più la grassa e volgare condotta di questi ultimi anni.
Voi avete un gran bisogno di cambiamento, di trasformare un’organizzazione collaudata per il potere, in un sistema snello di aiuto alla città. E quale migliore occasione di questa, per rifarvi il viso, raggiungere un new look per gli anni che stanno arrivando?
Ed è tutto facile, occorre solo evitare di rimanere stritolati in questa arcigna e sbrindellata macchina di potere, fine a se stessa, che ha ormai ingoiato la democrazia, la partecipazione popolare e fa solo mercimonio, scambi, favori e ricatti, per tirare a campare e duplicare se stessa.
Quale migliore possibilità di darvi un nuovo sguardo, riprendere l’attitudine della sinistra, che orientava la propria azione mirando al servizio da rendere alla collettività e solo dopo essersi posto all’ascolto della gente? Staccate la spina a questo carro sgangherato e fradicio, date un messaggio di speranza alla nostra città esangue, decidete con noi l’autoscioglimento del consiglio ed andiamo a votare a maggio. Poi sarà tutto nuovo, tutto più facile, fresco e pulito. Ognuno potrà mettere in campo le proprie risorse e le idee migliori, per eleggere nuovi consiglieri ed una nuova compagine amministrativa più entusiasta e votata al bene di questa città.
Sicuramente ci sarà posto anche per voi, nel nuovo confronto elettorale, per la vostra tradizione, per le vostre idee rigenerate, in questa nuova stagione della democrazia, ma solo dopo che avrete fatto, come da voi stessi auspicato, un bagno di freschezza ed umiltà.
Noi siamo qui, ad attendere ogni segnale positivo, che offra una via d’uscita da questa impasse, nell’esclusivo bene della nostra Manfredonia.
Prof. Italo Magno (Manfredonia Nuova)
Refuso nel titolo: l’appello e non l’appelo.
Alla luce di questo accorato appello nasce una riflessione: a chi giova che le cose non cambino e che continuano ad andare sempre più male per la nostra Manfredonia ? La risposta è nella domanda, a chi sicuramente sarà indicato in queste ultime amministrazioni come colui/coloro che hanno ridotto male, con la loro ingordigia “politica”, questa che era una ridente cittadina in letamaio non solo di immondizia….. “Basta, fiorisca quel sussulto di orgoglio, umiltà e di fierezza”. W Manfredonia e tutti i suoi benefattori.