Trovarsi al ristorante e poter scegliere il pesce nel menù selezionandolo su uno schermo nel momento in cui è stato pescato, oppure stare comodamente a casa ed acquistare prodotti ittici con un clic mentre vengono tirati su con le reti: si scrive Blu Manfredonia, ma si legge come l’intervento inerente il settore pesca più innovativo dell’ultimo decennio.
La presentazione ufficiale del progetto Blu Manfredonia: “tracciabilità del pescato, un vantaggio competitivo” (www.blumanfredonia.it), si è tenuta presso l’aula consiliare del Comune di Manfredonia.
Si è trattato di un incontro interessante e stimolante per tutti gli intervenuti: Nunzio Stoppiello, tra i relatori in qualità di esperto di pesca, ha definito il progetto “la spina dorsale per ridare stimolo ad un settore che attraversa un momento di stasi da troppo tempo”.
Un effetto catalizzante sui presenti è stato l’intervento scientifico, affidato al professor Gianfranco Peluso del CNR Ibaf, che ha ben posto l’accento su quanto sia importante sapere dove viene pescato il pesce, poiché il luogo è direttamente collegato alla qualità del pescato. Come dire: tutte le spigole sono spigole, ma non tutti i mari in cui nuotano e crescono sono uguali e ciò ne determina fortemente la qualità e le proprietà organolettiche. Il professor Peluso, inoltre, oltre a descriverne i vantaggi diretti, ha introdotto concetti di economia circolare che sono stati ampiamente graditi e accolti da tutti i presenti.
Sulla questione tecnica è intervenuto Giorgio Ciardella, direttore tecnico di FarzatiTech, spiegando la tecnologia adottata per vedere il pescato in tempo reale di proprietà di FarzatiTech.
Errico Formichella, business developer di FarzatiTech, ne ha evidenziato i vantaggi dal punto di vista economico e di mercato.
Si sono alternati alla parola, Mariano Iadanza di Città della Scienza, polo tecnologico campano, ed infine Giuseppe Basta, legale rappresentante di Poseidon Srl, società che su Manfredonia sarà impegnata nell’innovativo progetto.