Informarsi adeguatamente, leggere attentamente le parole di un documento e avanzare proposte costruttive per dare un contributo fattivo. Queste sono state le fasi salienti dell’intervento esposto dal sindaco Angelo Riccardi durante lo svolgimento del Consiglio comunale di ieri sera. L’Amministrazione comunale di Manfredonia sta affrontando una fase molto delicata in cui tutti i membri, dai singoli consiglieri fino al sindaco – passando per l’intera giunta -, hanno un ruolo di responsabilità verso quello che sarà il futuro della Città. La ‘intricata’ questione del Piano di Rientro, da molti consiglieri di opposizione trattata come se fosse una materia di esclusiva competenza del sindaco, è stata bistrattata senza alcun criterio pur di ottenere qualche risultato attraverso una becera propaganda sfociata in un maxi schermo installato in Piazza del Popolo.
Puntare il dito verso il nemico, senza poi contribuire a fornire soluzioni plausibili, è un chiaro indice di scarso spessore politico e non aiuta. In un momento delicato, come questo, è necessario instaurare uno spirito di collegialità pur di fare fronte comune per affrontare le criticità legate al Piano di Rientro. Una collaborazione che si spinga oltre i diversi colori politici purché si arrivi ad una soluzione ottimale per il bene dell’intera comunità che si è scelta di rappresentare. La politica dello scarica barile, o dell’attacco nudo e crudo nei confronti del primo cittadino e della sua giunta, non servono oggi alla Città. Augurare l’arrivo di un commissario prefettizio – come da più parti è circolato – equivale ad una sorta di colpo basso nei confronti di tutti i cittadini. I problemi non si risolvono abbandonando la nave, ma restando a bordo e facendo il possibile pur di rientrare in porto.
Ad oggi è necessario affrontare questioni delicate come questa con assoluta chiarezza e competenza. L’inutile campagna elettorale portata avanti dalle opposizioni si sta accumulando sulle spalle dei cittadini. Non è questo il momento di guerreggiare, tutt’altro. È arrivata l’ora di impegnarsi nel trovare soluzioni serie senza che nessuno “spari sulla Croce Rossa”. Bisogna vestire i panni della responsabilità per portare avanti il bene della Comunità, nell’esclusivo interesse dei cittadini e delle cittadine. Non è il tempo di fare campagna elettorale, ora serve rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per la Città. Non si può pensare “Muoia Sansone…” Non possiamo far ‘morire’ la nostra Città.
Insegnante, appunto, non avvocato. Non c’è nessuna difesa d’ufficio, ma un richiamo alle forze migliori della città, a chi ha a cuore il bene di questa comunità, a lavorare insieme, a collaborare,mettendo da parte interessi politico-elettorali. C’è bisogno di cambiare radicalmente e tirar fuori le energie migliori. C’è un nuovo gruppo dirigente del partito democratico a Manfredonia inascoltato e spesso bistrattato. Forse è più comodo indignarsi sui social ma poi appoggiare la vecchia classe politica per trarne benefici personali o per essere poi pronti a salire sul carro del vincitore…
Il bene della Comunità o solo il mio?
TUTTI BRAVISSIMI A FARE GLI ALLENATORI PER UNA SQUADRA CHE NON C’E’O CHE NON GIOCA COME NOI VORREMMO.
PER QUESTO ASPETTIAMO IL COMMISSARIO CHE CI FARA’ FARE TANTE FESTE E TUTTI SAREMO CONTENTI. POI VERRANNO I PIEMONTESI CON LE LORO SOLUZIONI E RIMETTERANNO TUTTO A POSTO. BRAVI ANZI BRAVISSIMI PROFESSORI, SCUSATE DIMENTICAVO ANCHE AVVOCATI.
Affermazioni deliranti….non è possibile leggere questa specie di comunicati….
Ma questa signora dove è vissuta in questi anni……
Chi è……
C’è ancora gente che parla a questa maniera…..ridicola
nel passato e fino ad oggi avete fatto ciò che volevate, ora che state affongando cercate un salvagente. Dovete solamente vergognarvi di come avete trattato la nostra città e tutti noi cittadini che vi hanno votato.
Alle prossime elezioni nessuno di voi dovrebbe più candidarsi (so che sarà difficile in quanto non siete coerenti)
Chiedere la collaborazione, la cobelligeranza, la comprensione degli avversari, ORA, sull’orlo del baratro, quando per tutta la gestione del potere si è andato avanti con superbia, arroganza, irrisione verso “i nemici”, come il marchese del Grillo, quando diceva “io son io e voi non siete un ca..o”
A Roma, questo vostro atteggiamento di adesso, viene chiamato da “”paraculi o peracottari”””
Quanto fa riflettere vedere una persona che vinene dal mondo della scuola difendere un’amministrazione comunale che ha distrutto una città e che è l’emblema dell’anti cultura