In più occasioni abbiamo fotografato ed affrontato la questione dello stato di salute del nostro amato Mare, confrontandoci con istituzioni, forze di polizia, società, associazioni di categoria e non ultimi gli operatori turistici. Questi ultimi, a gran voce, hanno esposto il proprio disagio: “Siamo stanchi, vogliamo 
che qualcuno ci tuteli e risolva il problema. Siponto non merita tutta questa distrazione. I danni sono incalcolabili, la gente dal 16 agosto è fuggita dalle nostre strutture e quello che temiamo di più sono le ripercussioni per la prossima stagione turistica. Purtroppo – aggiungono– lo stato del mare è lo specchio del degrado di Siponto. Senza parlare di tutti gli altri problemi che da sempre attanagliano Siponto; alberi che cadono, strade dissestate, rifiuti abbandonati ovunque. Noi cerchiamo alleati, a cominciare dal Comune di Manfredonia”. Questo il grido d’aiuto dei tanti operatori turistici presenti alla conferenza organizzata dallo “Sporting Club” di Siponto lo scorso 1° settembre da titolo: “Lo stato ambientale del Golfo di Manfredonia”.Devastanti le ordinanze del sindaco di Manfredonia del 16 e 28 agosto che hanno vietato la balneazione temporanea nell’ampia zona della Riviera Sud, compreso il lungo litorale di Siponto, decretandone così la fine della stagione estiva. Ciò è scaturito dal superamento dei limiti dei batteri (enterococchi e escherichia coli) presenti nelle acque, riscontrati ad agosto dall’ARPA. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale effettua, mensilmente, i controlli delle acque (dichiarate limpide nel mese di luglio), direttamente dalla foce del fiume Candelaro in cui riversano gli scarichi della maggior parte dei Comuni di Capitanata. Sul lato destro del fiume c’è lo scarico del depuratore di Manfredonia, gestito dall’Acquedotto Pugliese. Dall’ultimo rapporto di Goletta Verde di Legambiente “dossier depurazione”, si riscontra che la provincia di Foggia registra maggiori criticità e malfunzionamenti dei depuratori come nel caso della foce del torrente Candelaro a Manfredonia. La Regione Puglia ha investito in favore di Acquedotto Pugliese ben 790 milioni di euro per il miglioramento del sistema dei depuratori. La Capitanata rientra in questo piano. L’assessora all’Ambiente di Manfredonia, avv. Innocenza Starace, espone ai microfoni di ManfredoniaNews.it che: “Il Comune di Manfredonia sta definendo il progetto di affinamento delle acque con il Consorzio di Bonifica di Capitanata. Insieme al gruppo dei Comuni di Capitanata, si porterà a compimento il progetto di potenziamento del depuratore entro fine ottobre-novembre tramite la Soc. AQP Spa che ha ricevuto il finanziamento dalla Regione”. Continua l’assessora in difesa degli operatori turistici di Siponto: “Abbiamo presentato una denuncia penale alla Procura della Repubblica già nel 2016, ma le risposte giunte fino ad oggi da Acquedotto Pugliese non sono esaustive. Abbiamo chiesto severi controlli su tutto il Candelaro, in particolare ai depuratori di Manfredonia, San Giovanni Rotondo, Rignano Garganico, San Marco in Lamis e Foggia che scaricano le acque reflue in questo torrente. Pretendiamo dalla Regione Puglia di essere aggiornati sui lavori di potenziamento del depuratore di Manfredonia, e soprattutto abbiamo chiesto di istituire un Tavolo sull’emergenza ambientale del Golfo, perché questa è una vera e propria emergenza. Ci costituiremo parte civile e chiederemo il danno ambientale al Ministro”. Gli operatori turistici, in modo compatto, vorrebbero far sentire la loro voce, costituendosi in un Comitato che avvii un’azione legale contro chi ha mal gestito gli scellerati scarichi a mare per rivendicare il risarcimento dei danni economici subiti e non ultimi per il danno ambientale e d’immagine di una città che vorrebbe crescere turisticamente.
Grazia Amoruso
