Talenti emergenti ed artisti già forti di esperienze espositive nazionali ed internazionali provenienti da ogni parte d’Italia insieme a Manfredonia con un unico denominatore: celebrare l’icona della Vergine.
Sono ben venti gli artisti partecipanti alla mostra collettiva nazionale di pittura “Diomedes” giunta quest’anno alla sua 9^ edizione. Gli artisti hanno dato vita ad opere di gran pregio confermando il tenore di un evento che tende a raggiungere di anno in anno livelli sempre più alti.
Definito il tema, la sacra icona della Vergine, gli organizzatori hanno ben pensato di incastonare la manifestazione tra gli eventi per celebrare Maria SS di Siponto, patrona della Città di Manfredonia, coniugando cultura ed arte al senso religioso che scandisce i giorni di festa e contribuendo a rendere più forte e caloroso l’abbraccio devozionale alla Madonna in un momento che da secoli riveste notevole importanza per la comunità sipontina.
Gli artisti, talenti emergenti e maestri già forti di esperienze espositive nazionali ed internazionali provenienti da ogni parte d’Italia, proporranno al pubblico opere realizzate ad hoc per la mostra Diomedes con tecniche diverse. Unico denominatore: la Vergine Maria.
Tra loro: Antonio Altieri, artista campano amante dei paesaggi, vincitore di vari premi come il Premio Magaris a Capri nel 1992, il Premio di Salsomaggiore Terme nel 1997 e nel 2002 il Premio di Arte Sacra di Sora e di San Garardo Majella Materdomini, le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero; il toscano Riccardo Antonelli, la cui opera è stata commentata da Achille Bonito Oliva, che ha descritto efficacemente il carattere della sua ricerca artistica ponendo l’uomo al centro della sua tela, con un’aria indagatoria e giudicatrice contro i vezzi della società attuale ed il nichilismo di cui siamo tutti imbevuti; l’artista di Capitanata Graziapia Cocomazzi, che mette in evidenza un tocco pulito ed elegante e nel contempo un tratto deciso e incisivo nella sua espressione realistica, con una predilezione dei colori ad olio e un’originale creatività espressiva; il pittore figlio d’arte (in tutti i sensi) Maurizio Rapiti di Città di Castello (PG), innamorato del blu, le cui pennellate sapienti catturano l’attenzione per l’assoluto realismo delle pennellate costellato di simboli che rimandano all’esperienza surrealista di pittori come Magritte; la tarantina Carmen Manco, che lo scorso anno oltre ad essersi aggiudicata il primo posto nell’edizione numero otto della collettiva Diomedes, ha ricevuto il Premio Arte Milano dal critico Vittorio Sgarbi.
E ancora: Michela Cassa di Manfredonia, Antonio Civitarese di Canosa Sannita (CH), Donata Del Giudice di Foggia, Ercole Fortebraccio di Vibo Valentia, Costantino Gatti di Lucera (FG), Marino Guerra di Rovigo, Domenico Ingino di Serino (AV), Michele Loconsole di Bari, Gianni Maglio di Mercogliano (AV), , Carmine A. Mazziale di Campobasso, Giustino Novelli di Chieti, Marco Pace di Teramo, Giuseppe Pelosi di Avellino, Lucia Torelli di Bari, Alberto Silvestris di Acquaviva delle Fonti (BA).
La mostra, organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Diomedes e quest’anno presieduta dalla giornalista sipontina Maria Teresa Valente, sarà inaugurata questa sera, sabato 25 agosto 2018, alle ore 18.30, nel chiostro di Palazzo San Domenico. Resterà aperta e fruibile ai visitatori fino al 1° settembre, tutti i giorni, dalle ore 19 alle 23.
***Ufficio Stampa Diomedes
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