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“Qui si arriva a testi da commedia, visto che il sindaco dichiara ‘la decisione finale del Presidente della Repubblica, inerente i canoni da corrispondere, allo stato attuale nessuno ancora la conosce’. Caro sindaco, il Consiglio di Stato ha semplicemente detto che il ricorso è inammissibile. Inammissibile. Di quale decisione parla il sindaco? Spera che il presidente della Repubblica si discosti dal parere del Consiglio di Stato e da quello del Ministero delle infrastrutture che ha parlato di infondatezza chiedendone il rigetto?”, si domanda.
“Ci troviamo davanti a un momento particolare per il sindaco, e lo capisco perfettamente. Il suo imbarazzo per la recente dichiarazione di inconferibilità della sua nomina a presidente dell’ASI dichiarata dall’ANAC o le esperienze giudiziarie nel vicino Abruzzo probabilmente gli fanno confondere le esigenze di base del diritto. Prima di denigrare chi fa opposizione sarebbe opportuno conoscere le basi del procedimento che, ha detto il Consiglio di Stato, è inammissibile. Ciò che conta è l’esatta determinazione del canone dovuto dall’Ente locale ossia 682.359,31 euro, per gli atti 2012-2017 che dovranno essere pagati visto che è stato proposto ricorso oltre il termine dei centoventi giorni dalla ricezione della nota prot. 919 del 18.04.2016 (recante una richiesta di pagamento dei canoni dovuti per gli anni 2012-2016). Su questo il sindaco, guarda caso, non si pronuncia!
In sostanza, caro sindaco, avete fatto solo rumore. Solo bla bla”, conclude.