Lunedì 25 Novembre 2024

MOSTRAmi, dove libri sanno di buono

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In una notte grigia un lupo sta camminando nella neve verso un paese…Così comincia la fiaba di tradizione orientale intitolata “Una zuppa di sasso” che è diventata il simbolo di “MOSTRAmi”  prima edizione della mostra del libro illustrato, aperta a Manfredonia dal 14 al 20 maggio, promossa dall’Associazione di volontariato SS. Redentore in collaborazione con gli Istituti Comprensivi “Croce-Mozzillo” e “San Giovanni Bosco”. Perché proprio questa Fiaba? Perché non è la storia di una ricetta ma una piccola lezione di vita. La fiaba racconta dell’arrivo di un lupo in un piccolo paese e del suo desiderio di preparare una zuppa di sasso in casa della gallina. Tutti gli animali che vi abitano accorrono, preoccupati per la sorte della gallina, che incuriosita, nonostante la paura, decide di aprire la porta e di accettare la sfida E il sasso? Il sasso non serve alla cena, è solo un espediente che riuscirà a mettere insieme diversità di ogni genere. Però al tempo stesso tutto ruota intorno al sasso, perché senza di esso, senza la curiosità suscitata da un oggetto inusuale in mano ad un animale non certo rassicurante, non esisterebbe la narrazione di questa fiaba. Tutto questo è stata la mostra del libro, un espediente, un’occasione per sfatare il pregiudizio rassegnato degli adulti che i bambini non vogliono leggere e non amano i libri. E’ stata un’occasione per rimettere al centro i libri, tanti e diversi, per suscitare curiosità e attenzione intorno alla lettura. Intorno al camino simbolico dell’allestimento della mostra i bambini hanno riso e si sono rilassati, si sono incuriositi, hanno cercato e letto il proprio libro. Sembravano aver abbandonato tutte le riserve nei confronti dei libri perché i libri che “sanno di buono”, come li definisce Rita Valentino Merletti, sanno come parlare ai bambini, hanno un linguaggio che sa far dialogare la narrazione, con elementi estetici ed emotivi. Non danno regole, né esprimono principi e direttive o una morale, raccontano storie in cui il bambino si identifica e riconosce i propri moti interiori e trova risposte. Tutti sono andati via contenti per aver vissuto un’esperienza straordinaria, divertente, bellissima. Hanno partecipato ben 55 classi delle scuole primarie e dell’infanzia, numeroso il flusso del pubblico la sera e tanti i bambini che sono tornati per continuare o rileggere il libro della mattina. Durante le tre serate di letture notturne i bambini hanno vissuto ed esplorato la magia del buio e del silenzio attraverso letture che parlano della notte, si sono raccontati e ognuno ha avuto il coraggio di ammettere davanti agli altri le proprie paure, del buio o semplicemente di un ragno. Al di là dei numeri ciò che alla fine è stato servito è stato un unico, squisito, minestrone collettivo di emozioni,conoscenze. L’arricchimento della zuppa con gli ingredienti che ogni animale accorso in casa della gallina porta, è un po’ metafora della nostra vita. Contano le persone che incontriamo e le occasioni che ci vengono offerte e che riusciamo a cogliere e che, come questa, ci donano la magia di una gioia semplice, di un’esperienza che, quando è vissuta con gli altri, porta al superamento delle proprie resistenze e dei propri pregiudizi.

Tata Notarangelo

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