Ad un mese dalla scomparsa di Mons. Michele Castoro, insignito della Melvin Jones
Ricordare non è mai facile, soprattutto quando i ricordi riguardano l’appena vissuto, e tutto sembra talmente vivo da confondersi con il presente. Voler anche soltanto celebrare la memoria del nostro amatissimo Arcivescovo, Mons.Michele Castoro, sembra quasi beffardo, perché memoria significa ciò che è stato, mentre Lui “è” tra noi con la forza delle sue azioni, delle sue parole, dei suoi gesti e, in primis, del suo sorriso, dolce e forte allo stesso tempo, di quella luminosità in grado di infondere senso di protezione, conforto, fiducia e motivazione. La sua più grande testimonianza di forza è stata tutta nel non essersi mai negato. Anche quando la fisicità gli consentiva a stento di reggersi, la forza della sua “anima” lo spingeva, quasi come un Cristo che, senza più corpo, lieve cammina sull’acqua e supera ogni ostacolo. Il suo sentirsi “Umile tra gli Umili” lo rendeva straordinario, al di sopra di tutti, naturalmente “Grande”. Chi veramente è grande non si sente mai tale, anzi non accetta nemmeno che qualcuno gli riconosca la grandezza, ne è quasi imbarazzato, schiva gli elogi ed opera, opera sempre, consapevole che il mondo ha bisogno di questo. Anche della forza della parola, certo, ma di una parola che si sostanzia di azione e di amore. Il Lions Club Manfredonia Host, ad un mese dalla scomparsa di Mons. Castoro, unisce la sua voce a quella della comunità, per ricordarLo, insignito nel 2012 della Melvin Jones, il più prestigioso dei riconoscimenti Lionistici, quasi stupito di riceverla, incredulo nell’ascoltare la motivazione, perché per un “Grande”, fare ciò che per noi è straordinario è normale, ed è il più grande insegnamento di vita che ci lascia: rendere “normali” il bene e l’amore.
Carlotta Fatone
Presidente Lions Club Manfredonia Host