A meno di due anni dalla conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione delle banchine, della rete di smaltimento delle acque meteoriche e nere e il riordinamento dei sottoservizi del porto commerciale, costati undici milioni e quattrocentomila euro, la parte terminale del muro della banchina di levante si sta spaccando in due. Crepe che, prim’ancora di iniziare i lavori erano già presenti, ma non così evidenti, rattoppate con del cemento bianco, senza peraltro aver provveduto a consolidarlo con massicci interventi. Oggi, con raccapriccio, osserviamo che dette crepe sono ancora più evidenti, tali da compromettere la staticità del muro stesso. E’ stato questo l’ultimo regalo che la passata gestione commissariale ha lasciato alla nostra città, dopo aver sperperato denaro pubblico per lavori inutili, senza pensare alle cose più importanti. Ora sarebbe il caso di intervenire al più presto al fine di evitare il peggio. Per questo, abbiamo voluto documentare con una serie di foto quanto raccontato, scattate recentemente, al fine di evidenziare la gravità delle condizioni in cui versa la struttura portuale.
Matteo di Sabato
Tipico esempio di mala gestio quando vengono messi soggetti politici o politicizzati senza alcuna competenza specifica a gestire settori che hanno specifiche peculiarità. È il caso di dire che non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere….l’evidente. Anche un qualsiasi cittadini profano che deve cambiare il pavimento che cede, ispeziona la tubazione che vi cammina sotto lo stesso… Che dire si sono fatto solo lavoro di…facciata, inconsistenti è molto onerosi.
Dal 2016 avevo notato e segnalato alla Autorità che c’erano delle crepe così come altre cose ……..