Dopo aver disputato la migliore stagione della sua lunga storia, la Handball Freetime potrebbe proporsi per essere inserita nell’Olimpo della Pallamano nazionale: la serie A1. L’incredibile annata che ha visto i sipontini piazzarsi quarti nel campionato nazionale di serie A2, girone D, con 20 punti, pari 10 vittorie nelle 16 gare disputate e con 465 reti segnate contro 420 subite, potrebbe dare molte chance per una chiamata da parte della FIGH a disputare la massima serie nazionale. Il primo scoglio da superare riguarda il campo di gioco: l’unico disponibile, il PalaScaloria non ha le misure idonee per la serie A1; il primo anno si potrebbe godere di una deroga e giocare a Manfredonia invece di spostarsi a Lucera, il cui palazzetto permetterebbe di disegnare una campo 40x20mq, le misure necessarie per la disputa di un torneo di così alto livello. Le preoccupazioni maggiori, invece, vengono dal reperire le risorse economiche per la disputa della serie A1. Le note capacità di sacrificio di atleti e dirigenti, tutti rigorosamente senza compensi e pronti, anzi, ad anticipi registrati “sulla sabbia”, abbassano di molto il budget disponibile; servono almeno fondi per affrontare lunghe e impegnative trasferte e, com’è accaduto quest’anno, per poter fare arrivare a Manfredonia almeno un paio di stranieri bravi, generosi sul campo e senza pretese esorbitanti, come sono stati il giovanissimo Federico Vanoli e l’impagabile Federico Rubbo, fresco di convocazione nella nazionale uruguagia dopo la brillante stagione con la maglia della Freetime. L’auspicio della società e di quanti hanno affollato le gradinate del PalaScaloria è che si avvicinino imprenditori e appassionati disponibili a “dare un mano” portare avanti il progetto che potrebbe permettere a Manfredonia la disputa di un torneo di massima serie, cosa ancora non accaduta “in riva al golfo”.
Antonio Baldassarre