Venerdì 22 Novembre 2024

Vacilla la stabilità di Riccardi, mancano i numeri

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“Si apre una fase complicata e difficile, il sottoscritto non ha i numeri per governare la città. Io ne prendo atto, farò la mia riflessione nei prossimi giorni per giungere a una conclusione. Grazie”. Sono state queste le ultime parole di Riccardi al consiglio comunale di ieri 3 maggio 2018. La riunione, cominciata dopo una iniziale sospensione da parte del Presidente del Consiglio, poiché persistevano dissidi tra la coalizione di maggioranza, è durata 4 strazianti ore che sembravano, anche per ammissione di consiglieri e Sindaco, un susseguirsi di storie già viste. Dopo la relazione dell’Assessore al Bilancio Rana, si doveva discutere dell’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) anno 2018 – 2020 e dell’esame e approvazione dello schema di Bilancio di previsione finanziario per gli stessi anni, ma l’opposizione è tornata a martellare sui crediti vantati dal Comune chiedendone per l’ennesima volta i relativi titoli di credito, richiesta alla quale si è recentemente e formalmente accodata la partecipata comunale “Gestione Tributi”. Un totale di 26 milioni di euro che non si comprende come possano rientrare nelle casse pubbliche e che vanificano ogni sforzo per il rilancio della città nonostante i bilanci redatti alla perfezione. L’indebitamento crescente, le indagini in corso sulle attività comunali, il futuro delle partecipate e la stessa approvazione di programmi fondamentali per la pianificazione della macchina amministrativa locale sono alcuni dei motivi per cui il capogruppo del PD D’Ambrosio ha comunicato – dopo aver peraltro ritirato un emendamento sul Documento Unico di Programmazione a causa di una contraddizione rispetto al precedente deliberato consiliare – che “i rapporti all’interno della coalizione di maggioranza non consentono più di affrontare in maniera serena ed efficace i problemi della città. Ci risulta difficile attuare il programma che ci siamo prefissi. (…) valutiamo se ci sono le condizioni per continuare questa esperienza”. In coda per la stessa causa anche la consigliera PD Campo e il consigliere Gelsomino (ID) che, se da un lato confermano serenità per quanto concerne la legalità e buona fede degli atti in approvazione, dell’altro pretendono un metodo di confronto esclusivamente per gli interessi della città. A poco è servita, dunque, la compostezza del neo-assessore al Bilancio Rana che ha esposto nel dettaglio il bilancio di previsione. L’idea di internalizzare il sistema di recupero dei crediti per risparmiare l’agio da corrispondere a società partner, l’alienazione dei beni, i residui attivi, i tagli ai servizi e le altre manovre economiche atte a far quadrare i conti in ottemperanza al piano di rientro imposto dalla Corte dei Conti sono state tutte contestate ad alta voce dall’opposizione e hanno trovato eco in alcuni uomini di una maggioranza al bivio.

Antonio Raffaele La Forgia

https://www.manfredonianews.it/2018/05/03/consiglio-comunale-manfredonia-3-maggio-2018-diretta/

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