La Via Crucis, il sacro rito che la chiesa cattolica ricostruisce e commemora attraverso il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione, ha avuto il suo epilogo. Tanti sono stati i fedeli oranti che hanno accompagnato per le principali vie della città i simulacri di Cristo Crocifisso e la Beata Vergine Addolorata, preceduti dal clero in preghiera. Durante tutto l’itinerario spirituale, attraverso le quindici stazioni della Via Crucis, poi Via Lucis si sono celebrati i misteri gloriosi, ossia i fatti della vita di Cristo, dal sacrificio a portare sulle spalle la croce, tra insulti e sputi dei soldati romani, sino alla crocifissione. La sua resurrezione e la Pentecoste, ovvero, la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e sulla Vergine riuniti nel Cenacolo. Dio, divenuto Uomo, nelle sembianze del Cristo, con il suo estremo sacrificio, nel morire in croce, ha lavato dal peccato l’umanità. Esempio luminoso che dovrebbe indurci ad amare il nostro prossimo. Aiutare i bisognosi, i derelitti, gli affamati, evitare guerre fratricide che seminano morte per puro egoismo. Bisogna, invece, essere misericordiosi nei confronti di quanti hanno sete di giustizia Amarsi gli uni gli altri. Accogliere coloro che scappano dalla propria terra di origine a causa di guerre intestine. Condividere con loro un futuro migliore. E’ quanto Papa Francesco ci implora quotidianamente di praticare.
Matteo di Sabato
Foto di Ercole Capuano