Reca la data del 2 marzo ed è stato pubblicato il 5 marzo scorso, nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, il provvedimento con il quale si autorizza, in deroga, la pesca del rossetto a Manfredonia. Una lunga attesa, quindi, che ha impegnato l’assessora Zammarano, in rappresentanza della Città di Manfredonia, con il prezioso ausilio del Centro Italiano Ricerche e Studi per la Pesca (Cirspe) e del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Il rossetto, bene ricordarlo, è una specie ittica tipica del golfo di Manfredonia. Essa è adulta, seppur non si sviluppi, preservando le dimensioni degli avannotti. L’equivoco, se così vogliamo chiamarlo, è proprio qui e, per pescarlo, occorre un’autorizzazione speciale delle autorità europee.
La Commissione Europea ha constatato che “La pesca con sciabiche da natante non ha un impatto significativo sull’ambiente marino ed è molto selettiva poiché le sciabiche vengono calate nella colonna d’acqua e non entrano in contatto con il fondo marino; la raccolta di materiale dal fondo danneggerebbe infatti le specie bersaglio e renderebbe praticamente impossibile la selezione degli esemplari catturati a causa delle loro dimensioni estremamente ridotte” e che “La deroga chiesta dall’Italia riguarda un totale di 100 pescherecci, anche se il numero di pescherecci autorizzati giornalmente si limiterà a 30, con un meccanismo di rotazione. Si può pertanto concludere che la deroga riguarda un numero ridotto di pescherecci”. Inoltre “Secondo il piano di gestione italiano, la pesca del rossetto (Aphia minuta) è limitata a una campagna di pesca, dall’1 novembre al 31 marzo di ogni anno”.
In ragione di ciò è stata disposta la deroga per poter pescare il rossetto. Deroga limitata nel tempo, affinché “sia possibile adottare tempestivamente misure di gestione correttive nel caso in cui la relazione della Commissione evidenzi un cattivo stato di conservazione dello stock sfruttato e consentire nel contempo di approfondire le conoscenze scientifiche onde elaborare un piano di gestione più efficiente”. Entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento, l’Italia dovrà trasmettere alla Commissione una relazione redatta conformemente al piano di sorveglianza stabilito nel proprio piano di gestione”.
“Ringrazio, innanzitutto, tutti coloro che hanno reso possibile questa nuova deroga: dal Ministero al Cirspe, senza trascurare la Regione Puglia, il dirigente regionale responsabile del programma FEAMP, Aldo di Mola, i nostri tecnici comunali e la marineria sipontina. E’ stato un lungo cammino, quello compiuto accanto alla categoria dei pescatori manfredoniani – afferma l’assessora con delega alla Pesca, Dorella Zammarano – . Un percorso che intendiamo continuare a fare, cercando di ottenere risultati sempre migliori e che ci permettano di uscire dalla crisi di questi ultimi anni”.