Dopo la prima assoluta di martedì 26 dicembre, che ha fatto registrare un notevole riscontro di pubblico (circa duemila i visitatori) e di critica, va in scena domani – sabato 30 dicembre – la seconda data di “Accadde in una Grotta”, la 1^ edizione del presepe vivente con decine di figuranti in abiti d’epoca presso gli Ipogei Capparelli (pregiato sito storico-archeologico ritenuto dagli esperti la necropoli più ampia della Daunia) per riproporre l’ambientazione di Betlemme e della sua santa Grotta. L’iniziativa è organizzata dal Gal Daunofantino con il patrocinio del Comune di Manfredonia e la collaborazione della Parrocchia San Michele Arcangelo e dell’Associazione S.C.I.C.
Una rappresentazione ispirata al desiderio di rievocare la nascita di Gesù che venne a San Francesco durante un viaggio in Palestina. Quando nell’autunno del 1223 si recò a Roma da papa Onorio III, chiese al Santo Padre di poterla realizzare. Ottenuto il permesso, San Francesco tornò in quella Greccio che gli “ricordava Betlemme” e disse a Giovanni Velita: “Voglio celebrare teco la notte di Natale. Scegli una grotta dove farai costruire una mangiatoia ed ivi condurrai un bove ed un asinello, e cercherai di riprodurre, per quanto è possibile la grotta di Betlemme! Questo è il mio desiderio, perché voglio vedere, almeno una volta, con i miei occhi, la nascita del Divino infante”. E così, il 24 dicembre 1223, in una grotta venne messa in scena la nascita di Gesù bambino.
L’ambientazione proposta a Manfredonia è tanto originale quanto suggestiva, con gli ampi spazi interni degli Ipogei Capparelli (situati nei pressi del Parco Archeologico di Siponto), trasudanti di storia ed archeologia, che sono location della rappresentazione della Natività, a cui fanno da cornice la riproposizione realistica di antiche botteghe, un coro con canti natalizi dal vivo e la degustazione di prodotti tipici locali.
L’accesso al Presepe Vivente è gratuito ed è previsto dalle ore 16.30 alle ore 21 con possibilità, facoltativa, di fruire (a pagamento) del servizio di guida storico-archeologica dell’Associazione “DauniaTur” . Il visitatore è immerso in un percorso guidato molto suggestivo tra numerosi figuranti e postazioni (come ad esempio venditore di stoffe, pastaio, oste, lavandaia, fruttivendolo, pescivendolo, falegname, calzolaio, fabbro, massaia, ricamatrice, animali da fattoria) che ricostruiscono l’atmosfera di quella notte di oltre 2000 anni fa.
Dal canto suo il complesso di Capparelli costituisce un vero e proprio suburbio nella parte sudoccidentale della città tardo-antica e altomedievale di Siponto. Note nell’antichità come le grotte di Siponto, presero poi il nome della omonima masseria di Capparelli. Si tratta di un complesso di grotte tufare, in parte naturali e in parte scavate nei banchi tufacei. Le grotte furono frequentate dall’età del bronzo e del ferro. Successivamente gli insediamenti grotticoli si trasformarono in necropoli preromane, romane e paleocristiane.
Con “Accadde in una Grotta” parte il Piano di Azione Locale del Gal DaunOfantino che nei prossimi anni, confermandosi punto di riferimento per lo sviluppo, investirà importanti risorse economiche e professionali per la valorizzazione e promozione del territorio e di tutte le sue potenzialità turistico-rurali. La scelta degli Ipogei Capparelli non è affatto casuale, ma, oltre a dare un’anima ad una delle perle più preziose del patrimonio locale recentemente ripristinati e resi fruibili, detta la linea di quella che sarà la strategia d’intervento nella nuova programmazione comunitaria approvata dalla Regione Puglia.
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