Caro Assessore Rinaldi,
ci auguriamo che la pseudo smentita al nostro comunicato sia stata elaborata solo da lei e non con la collaborazione del suo “poderoso staff”. Perché nel primo caso avremmo un problema, ma nel secondo i problemi sarebbero moltiplicati…un po’ come sta facendo con la TARI nell’esempio da noi indicato, facendo pagare, cioè, più volte la quota variabile al medesimo contribuente.
“Un bel tacer non fu mai scritto”, caro Assessore. Nei suoi panni, invece di ostinarci nell’errore, ci saremmo presi un po’ di tempo per inquadrare meglio la questione, anche perché riconoscere un errore è sintomo di intelligenza. Perseverare, invece, non lo è.
Proviamo a rispiegarlo???…E proviamoci, và !!!
Lei fa riferimento a leggi e norme che disciplinano, tra i tanti, un aspetto diverso da quello da noi denunciato. La quota variabile va, SI’, applicata anche su una seconda casa, ma quando l’abitazione principale del proprietario è in un altro comune (esempio: la famiglia Rossi vive a Foggia ed ha una seconda casa, utilizzata saltuariamente, a Siponto).
Il Regolamento Comunale TARI, che lei sbandiera come se fosse il Vangelo, regolamenta allo stesso modo due differenti situazioni. Quella da noi evidenziata, invece, andrebbe normata in maniera specifica, perché a Manfredonia vi sono tanti contribuenti che hanno l’abitazione principale in città ed una seconda casa in zone diverse, sempre nel nostro comune (Siponto, Riviera Sud, Frazione Montagna, campagne limitrofe ecc.), che non essendo locate, ma utilizzabili, restano nella loro disponibilità.
Ci spiega perché questi contribuenti debbono pagare in entrambe le abitazioni la quota variabile?
Il potenziale utilizzo alternato – sempreché l’ubiquità non sia di questa terra – non significa aumento della produzione dei rifiuti (e quindi ulteriori costi per il gestore del servizio). Questi signori producono sempre la stessa quantità di rifiuti, per i quali già pagano la quota variabile nell’abitazione principale (RIPETIAMO: legata al numero degli occupanti e quindi ad un quantitativo stabilito di rifiuti prodotti) e, pertanto, non può essere raddoppiata.
Cosa ben diversa da una seconda casa, non locata e con utenze staccate – quindi non utilizzabile – per cui la TARI non è dovuta.
Ci sconcerta, inoltre, la sua dichiarazione sulla tassazione impropria della seconda casa (non locata e nello stesso comune dell’abitazione principale, RICORDIAMOLO) che citiamo testualmente:
”Ciò per la banale considerazione che la seconda casa non affittata potrebbe comunque essere abitata e, per conseguenza, essere luogo di produzione di rifiuti da raccogliere e smaltire”.
Questa affermazione, assessore, non è banale. E’ maliziosa e un tantino superficiale. Sembrerebbe quasi che lei insinui che quella seconda casa possa essere affittata “in nero” e, quindi, non potendo verificarlo, preferisce tassarla a tutti.
Come un novello Arnaud Amaury (Abate di Citeaux e Capo della Crociata contro gli Albigesi) che, durante l’assedio della città di Beziérs, non potendo distinguere i cittadini cristiani dagli eretici albigesi li fece “accoppare” tutti, confidando che il Signore avrebbe riconosciuto i “suoi”.
Stia sereno, assessore Rinaldi, su una cosa ci troviamo perfettamente d’accordo: lei è stato chiaro…altroché se lo è stato…ci ha chiarito i dubbi che avevamo sulla sua competenza nel ruolo che ricopre. Altro che abbagli (ci indichi un solo caso in cui una nostra denuncia sia stata smentita nel merito, soprattutto da lei…uno solo, mica tanti).
Piuttosto, ci dica: E’ vero che il nuovo dirigente del settore bilancio non ha fatto in tempo ad insediarsi e già ha presentato le dimissioni???
Nella speranza di essere stati sufficientemente chiari, continuiamo ad augurarci un ravvedimento per il 2018.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA
Complimenti.