Si è svolto ieri presso la sala “Valentino Vailati” di Manfredonia, il convegno volto a informare e sensibilizzare i giovani e l’intera cittadinanza alla donazione degli organi.
“Io dono: non so per chi ma so il perché” è stato il tema dell’incontro di cui il Rotary Club Manfredonia insieme ad altre meritorie Associazioni del territorio si è fatto promotore.
All’incontro-dibattito si sono susseguite le testimonianze medico-scientifiche e quelle più propriamente umane, raccontate da coloro che hanno ricominciato a vivere grazie ad una donazione.
“Il trapianto di organi” – spiega il presidente del Rotary Club Manfredonia Pasquale Frattaruolo – è una tematica delicata che tocca ambiti intimi da cui scaturiscono spesso dubbi e paure. Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti, oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere è una straordinaria opportunità che la scienza offre all’uomo che muore: quella di accendere una speranza in un’altra famiglia, di placare mille altre sofferenze.
Dopo il saluto del presidente del club, del rappresentante della Diocesi e dell’Assessore Noemi Frattarolo per l’Amministrazione Comunale sono intervenuti: Vito Scarola , vicepresidente Aido; Carmine Mione, Dirigente Medico struttura semplice di rianimazione Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza con il fine di fare chiarezza sulle procedure e i passi relativi alla donazione di organi, tessuti e cellule e sui relativi istituti di diritto a tutela del donatore e ricevente; Roberto De Biasi, direttore U.O. diagnostica per immagini Ospedale Panico di Tricase e M. Antonietta Trotta, Ostetrica Casa Sollievo e presidente AMMI – Associazione Mogli Medici Italiani, sezione di Manfredonia per discutere non solo sul ruolo importante dell’ostetrica ma per sensibilizzare le giovani madri a donare il sangue prelevato dal cordone ombelicale.
Occorrerebbe, dunque, promuovere campagne “culturali” a partire dal mondo della scuola e della famiglia per rendere ogni cittadino consapevole di come donare sia un piccolo gesto ma che può realizzare un grande sogno: quello della vita.
Chiara Gelsomino