La sfida di Serie B, giocata martedì, 19 settembre, a Carpi e vinta dal Foggia per 3 a 1, ha scritto una importante pagina di storia calcistica sipontina, diventando anche un derby tra Manfredoniani. Dal lato Carpi, Matteo Lauriola, dal lato Satanelli, Giuseppe Di Bari. Carriere e percorsi diversi quelli dei due sipontini. Matteo Lauriola dopo aver girato l’Europa e l’Africa a caccia di giovani talenti, ha assunto l’incarico di responsabile del settore giovanile, prima a Lecce e poi, fino allo scorso anno, a Napoli, diventando uomo di massima fiducia di Cristiano Giuntoli, DS del Napoli. Quest’anno a lui è stata affidata la rifondazione del Carpi che, dopo aver perso la Serie A all’ultimo playoff, ha deciso di aprire un nuovo ciclo chiamando il DS sipontino. Giuseppe Di Bari è sempre rimasto molto legato al territorio. Chiusa la 
propria importante carriera calcistica al Miramare, si è adoperato alla ricostruzione del sodalizio sipontino dopo il tracollo della società professionistica. Dopo una salvezza miracolosa in Eccellenza del Manfredonia è dovuto correre al capezzale di un Foggia che, dopo aver rinunciato alla LegaPro, ha rischiato di non iscriversi neanche in serie D. Fatta l’iscrizione, in poche settimane e con pochi soldini, il DS sipontino è riuscito a dare a mister Pasquale Padalino una rosa che, con qualche ritocco in corso d’opera, ha subito raggiunto la serie C2, e l’anno successivo la terza serie nazionale. Due buone stagioni senza una società solida, poi la tranquillità assicurata dai fratelli Sannella e la Serie B. I due DS sipontini hanno in comune, in primis, la Polisportiva “G. Salvemini”, non solo scuola di calcio, ma soprattutto “magistra vitae”, capace di trasmettere, ad entrambi, la sicurezza, l’oculatezza e la convinzione nelle proprie scelte. A Carpi, guida tecnica ad Antonio Calabro, ex Manfredonia, all’esordio tra i cadetti e, al centro dell’attacco, Giancarlo Malcore, l’anno scorso in serie D, al Miramare. Anche Giuseppe Di Bari ha preso qualche rischio proponendo, allo Zaccheria, mister De Zerbi, esordiente in LegaPro, e rimpiazzandolo con Stroppa, un anno dopo.
Antonio Baldassarre
