Solo osservando dall’alto Manfredonia, incastonata nel sul omonimo Golfo, ci si rende conto del ruolo che avrebbe dovuto avere il Porto di Manfredonia a servizio della Capitanata, del Tavoliere delle Puglie. Purtroppo così non è stato. La politica in questo ha giocato un ruolo importante per l’organizzazione che non ha saputo darsi. Abbiamo tutte le infrastrutture necessarie per veicolare un dignitoso sviluppo marittimo, per sviluppare il progetto delle “autostrade del mare”, un modo di migliorare le comunicazioni tra regioni, tra Nord e Sud dell’Italia e dell’Europa. Un servizio di trasporto alternativo alla viabilità ordinaria su strada delle merci. Il trasporto di mezzi gommati su navi Ro-Ro (Roll-on/Roll-off), per ridurre il traffico su strade e autostrade che permetterebbe anche di diminuire sensibilmente l’inquinamento atmosferico e soprattutto di realizzare un risparmio economico nel trasporto delle merci. E poi il trasporto crocieristico, Manfredonia vista dal mare è ancora più bella. Con Decreto Ministeriale del 5 aprile 2017, il (barese) Prof. Avv. Ugo Patroni Griffi è stato nominato Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale di cui fanno parte i porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli. Un vero cambio di rotta, sembrerebbe, rispetto ai tanti anni di commissariamento dell’Autorità Portuale sipontina che in fase di congedo gli è stato riconosciuto l’unico merito di aver mantenuto in piedi una costosissima struttura organizzativa portuale, senza alcun requisito minimo che giustificasse la sua sopravvivenza. I cinque porti pugliesi dovrebbero fare sistema e iniziare a sviluppare economia. Le parole dell’Avv. Patroni Griffi hanno un sapore di evoluzione, ci appaiono concrete: “Ho predisposto un progetto di pianta organica dell’Autorità di Sistema Portuale pugliese che a breve presenterò al Ministero. Manfredonia riveste un rilievo centrale in questa nuova organizzazione portuale, e per questo ho previsto un ufficio territoriale che accorperà i porti di Manfredonia e Barletta, per aggregare servizi, finalizzare la riduzione di costi, per rendere il porto di Manfredonia maggiormente attrattivo e competitivo”. Entro l’anno gli uffici dell’Ex Autorità Portuale saranno aperti tutti i giorni per gestire con maggiore tempestività tutte le pratiche degli operatori del mare. “Occorre fare massa critica. Stiamo inserendo Manfredonia nella promozione dell’Autorità di Sistema. Siamo stati dal 6 all’8 settembre ad Amburgo al Seatrade Europe, fiera biennale che mette in contatto gli operatori del commercio marittimo e del mondo crocieristico. La vocazione dei porti di Manfredonia va ripensata e attualizzata. Oggi il traffico in crescita in Europa è quello delle rinfuse (del mercato cerealicolo in particolare). Dobbiamo rendere Manfredonia polifunzionale, riorganizzando la funzionalità delle banchine per fare attraccare traghetti e navi, grazie anche all’ottimo collegamento alla rete autostradale e ferroviaria. Stiamo lavorando al piano strategico da presentare entro il prossimo ottobre, su cui intendo confrontarmi con gli operatori locali che potranno dare il loro contributo, per far emergere nuove idee e magari anche l’inutilità di eventuali previsioni”. In merito al decoro e all’uso delle aree portuali, spesso usate come discariche dai cittadini di Manfredonia, la volontà del Presidente Griffi è di non segregare il porto con varchi e recinzioni. “Non abbiamo intenzione di modificare la vocazione turistica della città che vive il porto come area inserita nel circuito urbanistico cittadino. Abbiamo bisogno del sostegno dell’Amministrazione comunale affinché emetta delle ordinanze per scoraggiare gli atti vandalici e di ordinaria inciviltà. Occorre un’azione sinergica, a breve aumenteremo la security, anche con impianti di video sorveglianza”. Non possiamo fare altro che raccogliere i buoni propositi del prof. Griffi, che poco potrà sviluppare senza il sostegno e la cooperazione di tutta la città, per far in modo che le cose vadano, speriamo, in modo diverso da oggi. Noi ci vogliamo credere ma non smetteremo di vigilare.
Raffaele di Sabato