I festeggiamenti in onore della SS. Madonna di Siponto si sono conclusi il 31 agosto con la lunga e tradizionale processione del quadro della Madonna lungo le vie cittadine. Migliaia di fedeli hanno partecipato con devozione alla processione terminata in Piazza Duomo in cui l’arcivescovo Mons. Michele Castoro ha impartito l’indulgenza plenaria, invocando la benevolenza e la protezione della Madonna su tutta la città. Le parole dell’arcivescovo hanno risuonato in tutta la piazza, gremita di fedeli, scandendo gli ammonimenti verso i responsabili delle efferate vicende che hanno colpito recentemente il nostro Gargano. Le sue parole hanno saputo anche accarezzare la popolazione giovanile esortandola a “non abbattersi difronte alle cattiverie e difficoltà della vita, reagendo con determinazione perché il Signore non ci abbandona mai”. I problemi sono tanti e i disagi sociali sono aumentati inesorabilmente in quest’ultimo decennio, colpendo le classi più deboli e fragili della società. Quindi le forze politiche e istituzionali hanno il dovere di perseguire il “bene comune”, salvaguardano le bellezze artistiche-culturali e l’ambiente circostante. Infine ha concluso dicendo “Manfredonia non farti rubare la Speranza”. La speranza dev’essere sempre viva nei nostri cuori perché ci sostiene nella realizzazione dei nostri desideri e degli obiettivi della vita. Diverse sono state le iniziative culturali programmate nel cartellone dei festeggiamenti. Non ultima quella della banda cittadina, diretta dal maestro Giovanni Esposto, che con passione e devozione ha entusiasmato e animato le vie del centro storico, mandando in visibilio gli appassionati durante il concerto serale del 29 agosto tenutosi nel chiostro di palazzo San Domenico. Le arie classiche, napoletane e leggere e le colonne sonore di Morricone, sapientemente interpretate dai due soprano e dal tenore, hanno coinvolto i presenti, acclamandoli per la loro bravura. Il direttore Esposto ha ricordato che “la banda è parte integrante delle tradizioni del nostro territorio e quindi andrebbe sostenuta”. Inoltre i giovani appassionati di musica possono parteciparvi, imparando così l’arte della musica che educa ed accresce lo spirito”. I concerti serali dei “Terranima” e di “Edoardo Bennato” hanno animato piazza “Giovanni XXIII” che per ragioni di sicurezza quest’anno non ha potuto ospitare le caratteristiche bancarelle di dolciumi e leccornie, trasferitesi lungo corso Manfredi. Infine i fuochi pirotecnici del 31 e del primo settembre hanno ritmato e illuminato a festa le caldi nottate, conclusesi con i divertimenti spericolati nel grandioso luna Park delle giostre che attira grandi e piccini. Il primo di settembre il Golfo di Manfredonia ha ospitato la tradizionale e caratteristica processione a mare di San Andrea, patrono dei pescatori, in cui è grande la partecipazione della cittadinanza accompagnata da numerosi motopescherecci. Questa tradizione persevera grazie alla “marineria” di Manfredonia che crede fermamente nei valori legati alla pesca, un po’ dimenticata dai nostri “amministratori”, e che un tempo rappresentava la fonte di sostentamento e di “ricchezza” per tante famiglie. Quest’anno nonostante i problemi economici in cui versa il nostro comune si è riusciti a realizzare una dignitosa festa patronale all’insegna della sobrietà e di tanta cultura: concerti bandistici e di musica leggera e popolare, Premio Argos Hippium , mostre d’arte come la “Diomedes” e quella di “Wolfgang Lettl” che si concluderà domenica con i due cortometraggi organizzati dal figlio Florian presso le ex Fabbriche di San Francesco. Finalmente si è compreso che con la “cultura” si può garantire lo sviluppo del territorio attraverso la crescita del turismo e del capitale sociale della comunità.
Grazia Amoruso
Foto di Ercole Capuano
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Foto di Lorenzo Tagliamonte
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Foto di Francesco Armillotta
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Foto di Raffaele di Sabato
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Foto di Gianluca Totaro
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