ai messaggi su Facebook al consigliere marito dell’assessora, per giungere alla guerra dei poveri, tra Comuni, per poche migliaia di euro.
E’ diventato ormai un vezzo, ma non per questo si deve restare in silenzio quando, con cadenza periodica, si raccontano i fatti parzialmente e, tra l’altro, li si infarciscono di mezze verità. Rende bene l’idea di questo discorso, che potrebbe sembrare generalista senza un maggiore approfondimento, quanto occorso in questi ultimi giorni al riguardo di una presunta incapacità del nostro Comune nel candidarsi e ottenere i fondi economici che la Regione Puglia destina, attraverso la sua Agenzia per i rifiuti, per “interventi straordinari di pulizia e rimozione rifiuti che si accumulano sui cigli stradali, soprattutto su strade di percorrenza a vocazione turistica”.
Come sono andate, in realtà, le cose? E’ da evidenziare, innanzitutto e solo per amore di verità, che, al contrario di quanto affermato dal Movimento 5 Stelle di Manfredonia, non c’è stata alcuna comunicazione diretta del commissario dell’Agenzia Territoriale Regionale per la gestione dei rifiuti, Gianfranco Grandaliano. In realtà, il 9 agosto scorso, grazie alla notizia circolata sugli organi di stampa, l’assessora all’Ambiente, Innocenza Starace, ha allertato i suoi uffici e l’Amministrazione stessa. Qualcuno della formazione politica summenzionata afferma di aver avvisato celermente, il 10 agosto scorso, l’assessora all’Ambiente e l’Ufficio Ambiente, ma non è affatto così. E sapete perché? Perché questa comunicazione è stata inviata, via messaggio privato su social network, al consigliere comunale Alfredo De Luca, non all’assessora Starace e meno che mai agli uffici dell’Ambiente!
Tornando alla cronistoria degli eventi, giovedì 10 agosto scorso, gli uffici del settore Ambiente hanno lavorato a spron battuto per preparare il progetto, necessario ed indispensabile per essere presi in considerazione, da allegare alla domanda. E’ il caso di far presente, per ristabilire la verità dei fatti, che il dirigente Antonicelli non ha lesinato impegno e si è prestato, con l’ingegnere Damiano, per produrre la documentazione richiesta, nonostante fosse in ferie. Il giorno successivo, 11 agosto, viene inviato tutto l’incartamento. Sono trascorsi due soli giorni, quindi, ed anche a stare larghi, da quel decreto regionale del 9 agosto 2017.
La graduatoria stilata non vede, al momento, Manfredonia tra i beneficiari delle risorse economiche stanziate dalla Regione e, per fugare i dubbi di chiunque, l’assessora Starace stessa anticipa che “stiamo facendo richiesta di accesso agli atti per verificare se tutti i Comuni che ci precedono in graduatoria abbiano ottemperato in maniera compiuta a quanto chiesto, allegando, quindi, il progetto alla domanda ed anche per comprendere in che maniera sono state stilate tali graduatorie”. Tutto ciò per poche migliaia di euro, bisogna dire pure questo. E non perché la volpe che non arriva all’uva dice che è acerba, ma perché la somma destinata ai Comuni arriva, al massimo, poco sopra i ventimila euro. Un importo così modesto, per cercare di accontentare quanti più enti locali possibile, che non permetterebbe alcun intervento radicale e duraturo e che, oltretutto, non giustifica la tempesta in un bicchiere d’acqua creata artatamente dai soliti (ig)noti. “Resto dell’avviso – conclude l’assessora Innocenza Starace – che la collaborazione dell’opposizione è importante, se la stessa avviene nelle forme e nei modi canonici. E in questo caso non è stato così, purtroppo”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia