Venerdì 22 Novembre 2024

Fermo biologico non più a settembre

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Accolte le richieste della marineria sipontina: il fermo pesca sarà dal 31 luglio al 29 agosto prossimi.

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha comunicato che è stato firmato il decreto sul fermo pesca: un buon compromesso tra le esigenze delle diverse marinerie italiane. Un provvedimento che, bloccando le attività in base ad un calendario che coinvolge tutte le coste del Paese ormai da diversi anni, ferma l’attività lavorativa di migliaia di pescherecci per tutelare la risorsa ittica e, così facendo, garantisce anche la ‘sostenibilità commerciale’ del prodotto pescato, che evita intasamenti disastrosi con conseguente crollo dei prezzi.

La marineria sipontina e, in particolare, l’Osservatorio della pesca, composto dai rappresentanti delle varie categorie interessate, accolgono favorevolmente il periodo scelto, dal 31 luglio al 29 agosto, dal momento che l’Amministrazione comunale stessa ha spinto e si è impegnata perché fosse scelto proprio il mese di agosto e non più quello di settembre.

Ricordiamo, per la precisione, che l’Osservatorio della pesca è stato istituito, con apposita delibera di Consiglio comunale del marzo 2011 e, attraverso di esso, “l’Amministrazione comunale si propone di monitorare, analizzare, approfondire le attività legate al settore ittico, in modo da acquisire elementi utili per la propria attività, nonché di costituire uno strumento di coordinamento fra i diversi operatori del settore in modo da favorire la diversificazione e razionalizzazione delle attività, la valorizzazione del prodotto, l’accorciamento della filiera, l’adeguamento alla evoluzione normativa, l’aggregazione e l’internazionalizzazione delle imprese”, come recita l’articolo 2 del suo Regolamento.

“Abbiamo raggiunto un ottimo risultato – commenta l’assessora alle Attività produttive della Città di Manfredonia, Dorella Zammarano –  grazie alla collegialità di intenti e di azioni messe in campo. Mi incontro ciclicamente, per l’appunto, con i componenti dell’Osservatorio e manteniamo contatti continui, ancor più in questo particolare momento dell’anno. Siamo stati a Roma, infatti, una ventina di giorni fa circa, presso la Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, ricevuti dal direttore Riccardo Rigillo, ribadendo le nostre necessità – continua la Zammarano – di anticipare il fermo rispetto al periodo prospettato di settembre. Abbiamo portato le nostre proposte, tra le quali anche alcune che prevedevano le misure da adottarsi nel mese di luglio, e, infine, il Ministero ha optato per lo stop dal 31 luglio al 29 agosto, oltre a 12 giorni aggiuntivi da decidere a discrezione delle imprese e delle dimensioni delle proprie imbarcazioni”.

Abbiamo insistito – aggiunge – perché fossero cambiate le date del fermo biologico, visto che settembre è, notoriamente, un mese più pescoso rispetto ad agosto. L’Amministrazione ha accompagnato, finora, i pescatori nel loro percorso, avvalendosi anche della preziosa opera dei propri rappresentanti regionali e nazionali, raggiungendo, così, l’obiettivo prefissato”.

“Restano alcune situazioni ancora in divenire e che stiamo affrontando, al di là dell’apparente silenzio, come, per esempio, la possibilità di pescare il rossetto (per tre anni), attraverso un progetto sperimentale che, al momento, è fermo al vaglio di Bruxelles. Non escludiamo, quindi, di raggiungere la capitale belga, in un futuro prossimo, per meglio comprendere quali possano essere gli ostacoli che impediscono l’approvazione di quanto abbiamo prospettato loro già tempo fa e in che modo si possa agire per soddisfare, senza aggirare, le norme restrittive della Comunità Europea”, spiega, a margine, l’assessora alle Attività produttive.

Il settore della pesca attraversa da anni momenti difficili, gli operatori non riescono più ad avere guadagni decenti, nonostante giornate lavorative lunghe e massacranti. “In un momento di crisi come questo – conclude il sindaco di ManfredoniaAngelo Riccardi – non ci si può permettere di indugiare, o perdere tempo. Serve, invece, impegnarsi ancora, tutti insieme, per restituire ulteriore dignità ad una categoria professionale vitale e preziosa per Manfredonia”.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia

 

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