I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli della Stazione di Monte Sant’Angelo, hanno tratto in arresto con le gravi accuse di tentato omicidio e lesioni personali dolose gravi, il 60enne R. L. A., del posto.
I fatti si sono verificati nella tarda serata di ieri nei pressi dell’abitazione dell’arrestato.
I Carabinieri in servizio di pattuglia sul Comune dell’Arcangelo notavano un giovane 23enne F.F. disteso al suolo su una scalinata del centro, in stato di incoscienza e riverso in una pozza di sangue di cui erano intrisi anche gli abiti, che si teneva le mani sull’addome.
Lì vicino, veniva notata la presenza anche del 22enne P.G., amico del primo, che sebbene in evidente stato di shock a causa di una ferita da taglio alla gamba, riferiva ai militari che pochi istanti prima una persona a lui sconosciuta li aveva accoltellati entrambi.
I Carabinieri quindi si concentravano sulle numerose e vistose macchie ematiche sul fondo stradale che conducevano sino ad un’abitazione non molto distante. Qui, sull’uscio della porta si presentava R. L.A., il quale riferiva testualmente “sono stato io ma sono stato costretto”. A questo punto i militari accedevano in casa alla ricerca dell’arma utilizzata. L’uomo quindi estraeva dalla tasca anteriore destra dei propri pantaloni un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di cm 16 che appariva, da subito, inidoneo a cagionare le lesioni patite dai due ragazzi. Con rinnovata insistenza quindi i Carabinieri richiedevano a R.L.A. di consegnare l’arma con la quale aveva effettivamente commesso il delitto e, a questo punto, l’uomo estraeva da un ripostiglio posto nella sala da pranzo un pugnale della lunghezza complessiva di cm 30 la cui lama misura cm. 18.
A questo punto l’uomo veniva accompagnato in caserma, mentre al contempo venivano garantiti i soccorsi ai feriti. Dall’escussione dei presenti, emergeva che mentre i giovani erano nelle vicinanze di casa dell’aggressore, questo si era affacciato cominciando a inveire contro di loro accusandoli di essere lì per fare i bisogni per strada come già accaduto altre volte; a questo punto scendeva in strada con un grosso coltello in mano e, direttosi contro i due, sferrava diversi fendenti al loro indirizzo colpendo uno all’addome e l’altro alla gamba.
Alla luce di quanto emerso, degli elementi raccolti dai Carabinieri, R.L.A. veniva dichiarato in stato di arresto per tentato omicidio e lesioni personali dolose gravi. Il pugnale veniva posto in sequestro.
Per quanto attiene ai due ragazzi feriti, uno ha riportato una ferita lieve giudicata guaribile in 8 giorni, l’altro è attualmente ricoverato in prognosi riservata, non in pericolo di vita, ma le condizioni sono sicuramente preoccupanti.