Il Comune di Manfredonia ha, sin qui, operato a sostegno della SMAR, ma il risanamento dell’azienda non deve essere a carico della Città.
“Il Comune di Manfredonia ha a cuore le sorti della ASP SMAR, così come di tutte le aziende pubbliche o private di questo territorio”, inizia così l’assessora Noemi Frattarolo, tornando sulle recenti polemiche che ‘hanno tirato in mezzo’ anche l’Ambito di Manfredonia.
La ASP SMAR, bene precisarlo, è una Azienda Pubblica di Servizi alla Persona dotata di propria autonomia ed è collegata alla Regione Puglia secondo la relativa disciplina.
“Il Comune di Manfredonia, nel corso degli anni e sulla base di relativi accordi, si è avvalso dell’ASP SMAR per l’erogazione di vari servizi. Il Consiglio comunale, nell’anno 2016, ha rinnovato fino all’anno 2019, la convenzione per la disciplina di servizi residenziali e semiresidenziali in favore di cittadini in condizioni di disagio”, puntualizza la Frattarolo.
“L’Ambito Sociale Territoriale, in sede di programmazione per l’utilizzazione delle risorse per l’Infrastrutturazione sociale a valere sulla triennalità 2010/2013, ha volontariamente inserito nel proprio Piano da candidare alla Regione Puglia, lo specifico intervento in favore della ASP SMAR per € 320.000,00 su un progetto complessivo di € 350.000,00. Sulla base di tale concessione da parte dell’Ambito Territoriale è stato possibile provvedere alla ristrutturazione di alcuni locali della Casa di Riposo “Anna Rizzi” grazie ai quali la ASP SMAR ha potuto attivare, accanto ai posti per Casa di riposo, anche quelli per la RSSA per anziani, ampliando in maniera considerevole l’offerta dei servizi in capo alla ASP”.
“A ciò si aggiunge, più recentemente, l’ulteriore finanziamento concesso dall’Ambito Territoriale, a valere sulle risorse del II Piano per l’Infrastrutturazione Sociale, facente parte del III Piano Sociale di Zona 2014/2016, per la ristrutturazione dell’ex orfanotrofio delle suore della Stella Maria (€ 1.900.000,00 su un budget complessivo destinato all’Ambito di € 3.000.000,00), per consentire alla ASP di riattivare ulteriori servizi in favore della famiglia e dell’infanzia, ampliando ulteriormente la relativa offerta assistenziale”, prosegue l’assessora alle Politiche sociali.
“Inoltre, occorre precisare che l’Ambito opera sulla base di una programmazione triennale i cui obiettivi di servizio, individuati a livello regionale e disciplinati dalla apposita regolamentazione, investono tipologie di servizio diverse rispetto a quelle su cui opera la SMAR attraverso la sua Casa di riposo e la Residenza Socio-Sanitaria Assistenziale per anziani. Tenuto conto della effettiva strutturazione della stessa e delle risorse esistenti al suo interno, quindi, risulta difficile attivare ulteriori percorsi condivisi di gestione dei servizi rientranti nel campo di azione della stessa, tra l’altro già in essere con il Comune di Manfredonia, come innanzi indicato”.
Nel corso degli anni le interlocuzioni, i rapporti, gli incontri, gli esami congiunti delle questioni sono stati numerosissimi ed al di là dei ruoli istituzionali e di autonomia di ciascun soggetto, il Comune di Manfredonia ha, per quanto possibile, operato a sostegno della SMAR riconoscendole e valorizzandone il ruolo storico ed attivo nell’area dei servizi in favore della popolazione anziana di questo territorio.
“La forte difficoltà economico-finanziaria esistente – termina l’assessora Noemi Frattarolo – è oggettiva. Le sue cause possono essere di molteplice natura; la SMAR, e il suo commissario straordinario, sul punto, hanno la necessità di costruire con la Regione Puglia (primario referente), i percorsi in grado di ricostituire condizioni di equilibrio gestionale e finanziario”.
“Il Comune di Manfredonia non si esime dal dare il suo apporto che, come appena argomentato, è fattivo e duraturo nel tempo, ma ciò non può significare che il risanamento della Azienda possa far carico sullo stesso”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia