Domenica 3 Novembre 2024

Re Manfredi e il suo progetto di rendere Manfredonia… la più bella del mondo

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Manfredonia, la città deve il suo nome a Manfredi di Sicilia, figlio dell’imperatore Federico II, che la fondò il 23 aprile 1256 nel XIII secolo dopo lo spopolamento dell’antica città di Siponto per via del terremoto del 1223, l’interramento del porto e la malaria. Questi fenomeni convinsero i sipontini a trasferirsi in un vicino casale, più sicuro e salutare. Il trasferimento della popolazione fu completato nel 1256 per ordine del re Manfredi di Svevia, da cui il nuovo agglomerato, divenuto città, fu denominato Manfredonia. Salimbene da Parma sottolineò che il progetto di Manfredi era molto importante e che avrebbe voluto fare di Manfredonia “una delle città più belle del mondo” godendo questa di una posizione strategica, protetta dai monti e posta all’ingresso del Gargano meridionale. Siponto subì pesanti distruzioni per i terremoti del 1223 del 1255, in seguito al quale si ebbero probabilmente fenomeni di bradisismo che fecero cadere in rovina la città.  Nel gennaio 1256 il re di Sicilia e principe di Taranto Manfredi giunto a Siponto durante una battuta di caccia sul Gargano, trovò la città distrutta e gli abitanti costretti a vivere in case non più adatte all’uso abitativo, in un’area resa malarica dall’impaludamento. Decise quindi di ricostruire la città due miglia a nord dell’insediamento originario dove alcune fonti attestano già la presenza di abitazioni. Le sue intenzioni erano duplici: da un lato, creare uno dei più importanti centri di governo di tutto il Regno, secondo gli evoluti canoni amministrativi ormai consolidati dal padre, l’imperatore Federico II, dall’altro, presidiare il territorio la cui posizione era strategica anche per via della vicinanza all’Oriente bizantino. Le conferì il proprio nome in segno di futuro prestigio, onore e potenza. In marzo i lavori vennero affidati al maestro costruttore Marino Capece, che riutilizzò i ruderi della città più antica e organizzò l’importazione via mare dalla Schiavonia di legname, calce, pietre e sabbia. Nel complesso furono impiegati 700 operai e molti buoi. Il 23 aprile 1256, giorno di San Giorgio, fu posata la prima pietra e nel 1257, convocato il Parlamento di Puglia a Barletta, Manfredi ottenne di costruire la nuova città a spese dell’erario reale e della sua cassa privata. Nel novembre 1263 venne consegnato il Datum Orte, ossia l’atto notarile col quale la città veniva ufficialmente riconosciuta. Manfredi successivamente affidò i lavori a suo zio Manfredi Maletta. Ai primi del 1258 erano state costruite la metà delle mura che guardano verso il mare e verso l’entroterra, con fortini e baluardi, e la grande torre di San Francesco; la piccola chiesetta della Maddalena e la grande campana il cui suono era percettibile a distanze notevoli, questa serviva in caso di pericolo per chiamare a raccolta i pochi abitanti di Manfredonia. Nel 1264 Manfredi inaugurò solennemente il castello e la città. La nuova città ottenne benefici fiscali (franchigie) che la resero un porto franco e la sua popolazione si accrebbe con il trasferimento di abitanti delle vicine città di San Paolo di Civitate, Trani, Carpino, Monte Sant’Angelo, Barletta, Ischitella, Andria e Corato. Sin dalla sua costituzione fu dotata di una zecca che coniò e impresse diverse monete (doppio tarì, dinari d’oro, di rame e di ciglione). Si attesta, sin dalla sua fondazione, una forte presenza ebraica; comunità che in precedenza abitava l’antica città di Siponto sin dal secolo VIII e da lì trasferitasi per invito del re svevo. Con la battaglia di Benevento del 1266, che segnò la morte di Manfredi e il passaggio dei suoi possedimenti a Carlo I d’Angiò, gli angioini completarono il castello sotto la direzione del maestro costruttore Giordano Onofrio e del soprintendente l’architetto Pierre d’Angicourt. Nel 1269 Carlo I confermò i privilegi che Manfredi diede alla città. Il 7 febbraio 1270 iniziarono i lavori del nuovo duomo sotto l’arcivescovo Giovanni VII (Freccia da Ravello). Nel 1272 papa Gregorio X visitò Manfredonia ed in questa occasione Carlo, dietro consiglio del papa, fece collocare una lapide a Porta Puglia e ribattezzò la nuova città col nome di Sypontum Novellum o Sipontum Nova, denominazione che tuttavia non si affermò. Il 7 maggio 1273 Carlo I tornato in città, fece costruire a spese della città un ulteriore torrione al lato nord e perfezionare le mura a due ordini, rendendole praticabili con la costruzione di una strada tra il primo e secondo muro; tra il 1279 ed il 1282 venne completato il castello con bastioni, mura di cinta e fossato. Nel 1274 fu terminato il duomo. Sorsero delle discordie sulla giurisdizione ecclesiastica per via della più antica diocesi di Siponto. L’anno successivo, riunitosi il parlamento manfredoniano, si decise che l’Arcivescovo prendesse possesso del duomo come Pastor Bonus e nella città si stabilì il Magistrato. Dal 1256 molti canonici officiavano a Siponto ed altri a Manfredonia, tale discordia durò fino al 1327…. e la storia continua….

 

Foto Lorenzo Tagliamonte

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Commenti

  • Buona giornata,

    Potresti dirmi per favore se c’e’ qualche informazione sul consigliere della Regina Eleanora d’ Anjou che portava il nome di Don Manfredi La Valle? Sara’ molto utile per me. Grazie.

    Peter Paul Vella 11/01/2023 9:03 Rispondi
  • Peccato che il sogno sia naufragato miseramente grazie all’attuale classe politica.

    pensiero divergente 24/04/2017 9:04 Rispondi
  • vittoria importantissima xlmanfredoniasiamo quasi salvo forza donia!!!!!!

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    Giuseppe 23/04/2017 19:05 Rispondi
  • Manfredonia è bellissima

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    Carla 23/04/2017 17:23 Rispondi
  • Potreste consigliarmi un libro completo ed affidabile sulla storia di manfredonia, dalla fondazione, appunto, fino al novecento?

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    Mirko 23/04/2017 16:02 Rispondi
  • Se Re Manfredi potesse vedere le strade cittadine ed extra urbane come sono ridotte, per non parlare dell’immondizia sparsa per le strade e ovunque, gli verrebbe il voltastomaco, altro che la più bella del mondo…….

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    teofilo 23/04/2017 14:46 Rispondi
  • Dalla relazione storica dei lavori sul Castello angioino – aragonese di Manfredonia si evince che l’ordine di costruire la magna turris o torre del porto dal quale si sviluppo l’intero castello angioino e stato dato nel 1277. Re Manfredi morì nel 1266. Prima del 1277 non vi è’ nessun castello a Manfredonia.

    Luigi 23/04/2017 8:26 Rispondi

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