150 partecipanti, 50 idee progetto recepite, 6 incontri pubblici che convergono su 1 solo obiettivo: valorizzare e sviluppare l’economia del territorio secondo la sua identità e risorse materiali ed immateriali. Si è conclusa proficuamente lo scorso venerdì la fase di ascolto e ricognizione del Gal Daunofantino per la presentazione del nuovo Piano di Azione Locale a valere sui fondi comunitari 2014/2020. Gli stakeholders si sono interfacciati con la Cabina tecnica attraverso gli incontri tematici itineranti in ciascuno dei sei Comuni dell’area (Manfredonia, Barletta, Margherita di Savoia, Zapponeta, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia) e mediante l’invio telematico di proposte progettuali ben contestualizzate nelle eventuali modalità di realizzazione.
La finalità del nuovo Bando dell’Autorità di Gestione è proprio la selezione delle proposte di Strategie di Sviluppo Locale (SSL) e dei Gruppi di Azione Locale (GAL) che potranno beneficiare della nuova programmazione comunitaria. Principale novità è l’eleggibilità del territorio del Comune di Barletta al fondo FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).
Il territorio del GAL Daunofantino, coerentemente con quanto definito dalla Regione Puglia, beneficerà del plurifondo ossia nella strategia potrà prevedere la realizzazione di interventi a valere su diversi fondi SIE (Fondi strutturali e di investimento europei) in particolare il FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e il FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca).
“Con soddisfazione registriamo un feedback molto positivo da un territorio che si dimostra sempre più attento e preparato rispetto a tematiche importanti come la tutela e la valorizzazione economia e sociale delle nostre realtà – spiega il Presidente Michele D’Errico -. In questa fase di ascolto è stata alta l’attenzione non solo della Pubblica Amministrazione, ma sopratutto delle Associazioni di categoria e di giovani pronti ad investire a casa propria il know how acquisito in tanti anni di studio oltreconfine. Infatti, riscontriamo che l’età media degli interlocutori si è nettamente abbassata rispetto alle precedenti programmazioni e che c’è una maggiore e migliore consapevolezza degli interventi ed investimenti da porre in essere da parte dei privati”.
Gli obiettivi strategici che il Gal Daunofantino pone in essere per la nuova programmazione, operano nell’ambito dell’offerta turistica integrata e diversificata nel rispetto delle caratteristiche del territorio, della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale, della competitività dei sistemi economici presenti nel territorio (agroalimentare, ittico, artigianale, commercio).
Nello specifico, le categorie sulle quali insistono la maggior parte delle idee presentate dagli imprenditori e dagli operatori vertono nell’ambito del turismo sostenibile e dell’innovazione nelle filiere agricole ed ittiche.
In tal senso, gli asset principali individuati dal Gal Daunofantino si incardinano su un comune denominatore “Terre d’acqua”, un fil rouge consistente in una piattaforma univoca attraverso la quale declinare i vari settori e vocazioni a supporto del marketing e del know how delle aziende, in primis un network per la promozione omogenea del territorio a 360°. Gli interventi non potranno interessare la produzione e la trasformazione, ma servizi complementari, come ad esempio quelli a supporto dell’ agricoltura.
“Le opportunità si costruiscono attorno alle idee – conclude il Presidente D’Errico -. Abbiamo voluto fortemente questa fase di ricognizione sul territorio per cucire una strategia d’attrattività su misura di quelli che sono i gap da colmare. Per questo, con la struttura tecnica, stiamo lavorando ad una gerachizzazione degli interventi e delle risorse per la nuova strategia di sviluppo perchè i Gal si dimostrano non un mero erogatore di finanziamenti, ma efficaci agenzie di sviluppo e punti di riferimento dei territori”.
Nei prossimi giorni il Gal Daunofantino provvederà ad inviare il Piano di Azione Locale redatto all’Autorità di Gestione per formalizzare la candidatura del territorio come beneficiario della nuova programmazione europea.
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