In seguito al potenziamento dei servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli Agenti della Squadra Volanti del Commissariato di P.S. di Manfredonia, hanno tratto in arresto GIANDOLFI Francesco, 30enne del luogo, pregiudicato, con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio.
Gli Agenti della Volante, nell’ambito di una serie di controlli ai circoli ricreativi, alcuni dei quali frequentati da tossicodipendenti e spacciatori, notavano la presenza del GIANDOLFI Francesco, che si intratteneva fuori dal predetto circolo.
Il pregiudicato già noto agli Agenti per i suoi trascorsi giudiziari, insospettiva gli operatori di Polizia che decidevano di sottoporlo ad un accurato controllo.
Nell’immediatezza del controllo, questi spontaneamente consegnava agli Agenti nr.05 dosi di sostanza stupefacente del tipo Hashish.
Tuttavia l’atteggiamento collaborativo assunto dal GIANDOLFI Francesco, insospettiva ancor di più gli Agenti che decidevano di approfondire il controllo nei confronti dello stesso, ritenendo che in realtà GIANDOLFI stesse nascondendo ben altro.
Pertanto gli Agenti sottoponevano il giovane ad una accurata perquisizione personale, nel corso della quale veniva rinvenuta una chiave di una vettura,
Gli Agenti, riuscivano ad individuare poco distante la vettura nonostante il pregiudicato negasse di averne una in zona.
I sospetti degli Agenti, che il GIANDOLFI potesse occultare altra sostanza stupefacente, si rivelavano giusti, in quanto, nel corso della perquisizione della vettura si rinvenivano, abilmente occultati, degli involucri in cellophane contenenti rispettivamente nr.12 e 07 dosi confezionate in “cipolline” termosaldate, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 10 grammi. Nella vettura venivano rinvenuti inoltre: nr. 03 bilancini elettronici di precisione, nr.02 coltelli a serramanico, nr.01 lama di mannaia in metallo, utilizzati per il confezionamento dello stupefacente.
Successive analisi di laboratorio hanno consentito di accertare che dalla sostanza stupefacente sequestrata, era possibile ricavare oltre 40 dosi.
Per quanto accertato il GIANDOLFI Francesco veniva dichiarato in stato di arresto e su disposizione del P.M. di turno, veniva posto al regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’A.G.
In data odierna si è svolto il rito per direttissima, ed il Giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto che il GIANDOLFI permanesse agli arresti domiciliari.