“La Scuola dialoga con il Mondo del Lavoro”, è stato il tema affrontato dalla Scuola, che, oltre ad essere fucina del formare, dell’istruire, del sapere, è anche pedana di lancio per l‘inserimento dei giovani nell’intricato mondo del lavoro. Maggiore sarà la preparazione, la conoscenza, l’apprendimento, tante le opportunità di potersi inserire in un contesto socio economico efficiente.
L’incontro fortemente voluto dall’U.C.I.I.M (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori), sez. di Manfredonia, presieduta dalla prof.ssa Arcangela Bisceglia, ha trovato un partner d’eccezione, l’I.T.E (Istituto Tecnico Economico) “G. Toniolo” di Manfredonia, presso il quale ha avuto svolgimento l’incontro e la piena disponibilità del dirigente scolastico prof. Pellegrino Iannelli, brillantemente coadiuvato dal corpo docente e dal personale A.T.A. ai quali si deve l’ottima riuscita del simposio.
Notevole l’impatto mediatico e di partecipazione che l’iniziativa ha prodotto, vista la massiccia adesione delle massime autorità del mondo della Chiesa, della Scuola (dirigenti scolastici, docenti) dell’Imprenditoria, delle Istituzioni, civili e militari, non ultimi gli studenti delle Scuole secondarie di primo e secondo grado presenti sul territorio.
La moderatrice, prof.ssa Bisceglia, a nome dell’UCIIM e del Toniolo, ha porto il saluto agli intervenuti all’evento, in modo particolare a S. E. Mons. Michele Castoro, arcivescovo dell’Arcidiocesi di Manfredonia, Vieste San Giovanni Rotondo, nonché presidente dell’Opera di S. Pio da Pietrelcina di Casa Sollievo della Sofferenza, sempre sensibile alle problematiche che investono il territorio e alla senatrice Angela D’Onghia, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per la sua disponibilità.
Ha introdotto il prof. Iannelli il quale, in sintesi ha illustrato i termini fondanti dell’Alternanza Scuola-Lavoro quale tirocinio curriculare, che vede la partecipazione di ben 70 partners, sottolineando che sarebbe opportuno lasciare un margine di flessibilità, di autonomia alla Scuola di operare, nell’inserimento dei ragazzi nel sistema Alternanza Scuola-Lavoro.
Anche Mons. Castoro, nel suo breve saluto, nel plaudire il progetto ha sottolineato l’inscindibile rapporto tra la scuola e la vita, una finestra aperta al confronto tra le esigenze del bene e la realtà del mondo. Saluto e compiacimento sono stati espressi anche dalla dott.ssa Anna Cammalleri, direttore generale Ufficio scolastico regionale e dalla prof.ssa Maria Aida Episcopo, dirigente Ufficio scolastico Puglia.
Ha fatto seguito il saluto dell’avv. Giandiego Gatta, vice presidente del Consiglio regionale che ha posto l’accento sull’assenza di aziende sul territorio, aspetto al quale bisogna avere il coraggio di affrontarlo, abbattendo gli oneri principali del costo del lavoro e consentire alle azienda di assumere. Condivisione espressa anche dal vice sindaco del Comune di Manfredonia, geom. Salvatore Zingarierllo.
Vivo interesse ha suscitato l’intervento della dott.ssa Lucrezia Stellacci, presidente regionale UCIIM e direttore generale USR Puglia, che ha parlato delle esperienze, riflessioni e quesiti degli studenti.”Siamo qui per fare il punto sul livello di attuazione di questa importante metodologia didattica – ha esordito l’oratrice – che a più di dieci anni dalla sua introduzione negli Ordinamenti scolastici, stenta ancora ad affermarsi in modo generalizzato nei nostri territori, a causa della scarsezza di imprese e di piccole aziende che fanno fatica ad ospitare gruppi di studenti desiderosi di apprendere le regole del lavoro e della sua cultura”.
La obbligatorietà necessaria di applicare la L. 107/2015, deve far capire alla Scuola che non è possibile che solo la didattica possa formare lo studente. E’ necessario consentire ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro durante il percorso scolastico predisponendo un progetto di base sinergico, scuola-lavoro. La Scuola, soggetto pensante, dialogante. La capacità dell’insegnante di essere portatore di istanze dei ragazzi che hanno voglia d’imparare.
Non meno interesse ha suscitato l’intervento del dott. Raffaele Ciuffreda, direttore del Dipartimento Risorse Umane Affari Generali e Legale della Casa Sollievo della Sofferenza IRCCS di San Giovanni Rotondo. Con l’ausilio di slides egli ha illustrato la meravigliosa esperienza che l’Opera di S. Pio offre alla formazione, in ottemperanza alla L. 107/15, con alcuni dati significativi.
Collaborazione con vari Istituti di Scuola Secondaria del territorio iniziati nel 2007. Dal 2011 sono stati ospitati nella varie Unità Operative oltre 450 studenti . Nel 2017: 143 studenti. Anno scolastico 2016/17: 11 richieste da tutta la Provincia. “L’esperienza dell’Alternanza Scuola – Lavoro, che non può prescindere dalla formazione specifica, – sostiene il dott. Ciuffreda – è una delle circostanze che viene offerta agli studenti per prepararli a cogliere l’opportunità di progettare il proprio futuro, di realizzare i propri progetti, i propri sogni.
Le opportunità non dipendono dalla fortuna o dal caso, ma dalla capacità di saper cogliere le circostanze che si presentano. A noi il compito di stimolare gli studenti a far emergere le proprie capacità e aspirazioni, i propri progetti e i propri sogni. A loro il compito di raccogliere i frutti di questa esperienza e trasformarla in azioni (scelta universitaria, percorso formativo, avvio di progetti, startup, ecc.)”.
Molto significativi gli interventi del dott. Damiano Gelsomino, presidente Confcommercio di Foggia, dell’avv. Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazinale del Gargano, del dott. Augusto De Benedictis, direttore generale della BCC di San Giovanni Rotondo e della dott.ssa Maria Pia Liguori, della Confindustria di Foggia. i quali, all’unisono hanno dato la piena disponibilità perché l’alternanza scuola-lavoro diventi sul territorio una vera risorsa, per l’avvenire dei nostri giovani, speranza del futuro. Molto interessanti gli interventi degli studenti.
La conclusione alla senatrice D’Onghia: “Spesso il mondo del lavoro non conosce il mondo della scuola. La Legge è perfettibile. L’alternanza è orientamento che apre alle più ampie possibilità. Stiamo pagando lo scotto per aver elargito troppi fondi spesi male. Non bisogna incentivare le imprese perché aderiscano all’alternanza, in quanto è la scuola a dare loro valore. Dovrebbero, invece, essere incentivate quelle aziende che usufruiscono dei fondi regionali, con il chiaro intento che vengano utilizzarli con oculatezza.
Sono questi i motivi che ci obbligano a lavorare per questo territorio. Alla domanda degli studenti, se l’alternanza può trasformarsi in orientamento, ella ha così risposto: “L’alternanza è alternativa didattica che apre la mente. Un processo continuo in ognuno di noi e al tempo stesso, maestro e discente. E’ orientamento perché apre al ragazzo il mondo del sapere, qualunque sia il suo percorso scolastico. Senza la conoscenza non è possibile creare apprendimento nei vari settori produttivi”.
Vogliamo sperare che i buoni propositi si traducano in realtà e che si faccia seriamente sistema per dare un avvenire migliore alle nuove generazioni sulle quali si basano le speranze di crescita del nostro Paese.
Matteo di Sabato