Il presidente Ruggiero Mennea proporrà l’ampliamento del comitato permanente ai parchi regionali e nazionali
Il Parco Nazionale del Gargano potrebbe avere un ruolo importante nella nuova proposta di riforma della legge 7/2014 che regola il sistema regionale di protezione civile. Lo ha annunciato ieri pomeriggio Ruggiero Mennea, presidente del Comitato Regionale permanente di Protezione Civile, durante un tavolo tecnico svoltosi presso la sede del Parco a Monte Sant’Angelo con i responsabili dei quattro COM, i Centri Operativi Misti di Protezione Civile che ricadono nell’Area Protetta, i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte (Vico, San Manco in Lamis, Manfredonia, San Giovanni Rotondo) e i dirigenti della Protezione Civile della Regione Puglia.
“Il Parco Nazionale del Gargano per noi rappresenta un punto di riferimento importante – ha dichiarato Mennea– oltre che un presidio di eccellenza per questo territorio difficile ed interessato da molti rischi. Ecco perché, nella riforma della legge sulla protezione civile, proporrò l’ampliamento del comitato permanente ai parchi regionali e nazionali”.
L’incontro di ieri è stata una prova tecnica, anche se il presidente Pecorella ha intrapreso da oltre un anno una collaborazione con il Comitato regionale permanente di Protezione Civile proprio per mettere a punto un sistema di coordinamento che consenta al Parco di pianificare con i Comuni le attività di prevenzione e di comunicazione ed informazione che mettano nella condizioni i sindaci e le comunità che rappresentano di far fronte consapevolmente a tutte le emergenze.
“L’ingresso nel Comitato regionale permanente di Protezione Civile– aggiunge il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella– sarebbe un grandissimo risultato per un territorio vulnerabile come il Gargano. Con questo incontro abbiamo sancito un patto che dà ulteriore valore ad un lavoro avviato da più di anno con il presidente Mennea e con l’Intera protezione civile regionale, e che intende puntare fortemente sulla prevenzione, che riduce non soltanto i rischi ma anche i costi dell’emergenza. Nel frattempo il Parco ha già previsto uno stanziamento di 300mila euro per far fronte alle attività di sensibilizzazione e di informazione della popolazione e all’acquisto di attrezzature e mezzi di protezione civile”.