Venerdì 22 Novembre 2024

Formazione professionale: priorità per lo sviluppo occupazionale pugliese

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Presso la sala “Guaccero” della Regione Puglia, il 16 febbraio 2017 l’Associazione ASSOAFOP, in rappresentanza di 33 Organismi di formazione accreditati operanti in tutte le provincie pugliesi, è stata audita dalla VI Commissione consiliare permanente Politiche Comunitarie, Lavoro e Formazione Professionale, Istruzione, Cultura, Cooperazione, Emigrazione, Immigrazione, in merito all’utilizzo delle risorse P.O. FSE 2014-2020 nel settore della F.P. e Politiche del lavoro in Puglia e sul programma “Welfare to work”.

Alla Presenza del Presidente della VI Commissione, prof. Alfonsino Pisicchio, dei Consiglieri Regionali e dell’Assessore Regionale prof. Sebastiano LEO, il Presidente ASSOAFOP ing. Natale Vito FANELLI e la Vice Presidente prof.ssa Silvia NASCETTI hanno evidenziato le urgenti priorità del settore della formazione professionale e delle politiche per il lavoro pugliesi, consegnando a tutti i Componenti la VI Commissione il documento programmatico riassuntivo con gli obiettivi che la ASSOAFOP si è voluta dare in questo primo scorcio di attività. In particolare:

  • l’indispensabile ed improcrastinabile revisione e miglioramento del SISTEMA DI ACCREDITAMENTO DEGLI ORGANISMI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE con enfasi ai requisiti/indicatori di performance, di efficacia, di efficienza, di qualità e di risultato, di impatto formativo e occupazionale, per una reale e meritocratica selezione degli Organismi di Formazione con un rigoroso monitoraggio e costante controllo pubblico della qualità dell’offerta formativa ed impiego dei finanziamenti europei;
  • il necessario urgente avvio degli Avvisi Pubblici per le attività formative a valere sul PROGRAMMA OPERATIVO 2014/2020 della REGIONE PUGLIA con il coinvolgimento delle rappresentanze degli Organismi di F.P. per l’immediata attuazione di una valida offerta gratuita dei percorsi formativi FSE destinati a giovani, disoccupati, donne e alta formazione, ecc. aderenti alle esigenze del Mercato del Lavoro e del sistema economico pugliese, anche mediante l’adeguamento delle “figure professionali” del REPERTORIO REGIONALE F.P. nonché lo snellimento, semplificazione e dematerializzazione dei PROCESSI AMMINISTRATIVO-GESTIONALI sia della formazione finanziata che di quella auto-finanziata, quest’ultima idonea a colmare variegate e reali esigenze formative che, purtroppo come accade per i corsi per OPERATORE SOCIO-SANITARIO, sono attualmente soddisfatte altrove determinando la migrazione di tanti giovani in altre regioni;
  • l’indispensabile garanzia di equità e di trasparenza (anche mediante la celere e dovuta pubblicità dei dati relativi alle assegnazioni dei corsi) del Programma WELFARE TO WORK (e sugli altri Avvisi Pubblici) evitando per il futuro le riscontrate situazioni anomale di oligopolio/concentrazione su pochissimi Organismi di Formazione Professionale, con la previsione di criteri idonei a garantire l’assoluta imparzialità e l’assenza di discrezionalità nell’attribuzione delle risorse pubbliche. Durante l’incontro è stata ribadita la richiesta dell’assoluta necessità che la Regione Puglia proceda – con urgenza – ad un capillare e puntuale controllo dell’operato intervenendo con opportuni correttivi sulle procedure adottate.

Sull’attuazione di quest’ultimo l’ASSOAFOP ha lamentato una serie di disfunzioni che ne hanno condizionato notevolmente l’applicazione con particolare riferimento ai Centri per l’Impiego che, a livello provinciale, fungono da sportelli, fino al punto di indurre la Regione a sospenderne l’applicazione. Lo ha confermato l’assessore prof. Sebastiano Leo nell’intento di dare una nuova impostazione che sia più moderna e aderente alle esigenze. L’assessore ha precisato che suo intento è quello di “dare autorevolezza alla FP”, invitando comunque gli enti a non fare riferimento solo sui bandi regionali (che dureranno ancora qualche anno), per puntare all’alta formazione.

Leo ha sottolineato l’impegno a far partire l’obbligo formativo congiuntamente con l’anno scolastico, in modo da offrire agli studenti una doppia opportunità più funzionale rispetto all’inserimento nel mondo del lavoro.

L’assessore ha anticipato i prossimi bandi: quelli per le scuole, quello cui si potrà accedere con i voucher, due per operatori sociosanitari e per la riqualificazione degli OSS che già lavorano, due per i disoccupati e uno per assistenti familiari. Seguiranno quelli per gli over 50 e un altro che punta a rivedere le modalità di Garanzia Giovani.

Sulla formazione professionale in Puglia occorre alzare la qualità dell’offerta ma soprattutto eliminare presunte opacità che danneggiano non solo gli enti accreditati ma anche i tantissimi allievi che frequentano questi corsi, in molti casi trampolini di lancio per calarsi nel mondo del lavoro”. Lo dichiara il presidente della VI Commissione (Lavoro e Formazione Professionale) e consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, prof. Alfonso Pisicchio, a margine dell’audizione sul programma regionale della formazione professionale “Welfare to work”.

Recenti inchieste giornalistiche – spiega Pisicchio – hanno messo alla luce numerose criticità di questo sistema che mette in relazione i centri per l’impiego con gli enti accreditati alla formazione. Moli dei quali, inspiegabilmente, non riescono mai ad ottenere corsisti, a vantaggio di altre strutture sempre più gettonate. Il lavoro della Commissione da me presieduta ha stabilito la volontà, anche grazie al sostegno e alla piena disponibilità dell’assessore Sebastiano Leo, di approfondire il settore e di prevenire e colmare eventuali lacune”.

Dalle audizioni con i rappresentanti dell’Assoafop (Associazione degli Organismi Accreditati per la Formazione Professionale) sono emersi – aggiunge Pisicchio – diversi spunti interessanti che esigono un approfondimento. Spero che al più presto i diversi centri per l’impiego sparsi per le nostre province, ad eccezione di Lecce che ha già messo a disposizione i propri dati, consentano all’Assoafop l’accesso agli atti. Dalla Regione invece – conclude Pisicchio – mi attendo tempi celeri per i nuovi bandi di “Welfare to work” e controlli mirati durante tutte le fasi della formazione”.

Il Presidente ASSOAFOP Ing. Natale Vito Fanelli

 

MISISON ASSOAFOP

L’Associazione ASSOAFOP ha come principali finalità la tutela, lo sviluppo, la promozione e la rappresentanza degli interessi e delle istanze degli Organismi di Formazione Professionale Accreditati associati; il confronto con tutte le parti istituzionali e sociali finalizzato al miglioramento delle condizioni di lavoro nell’ambito della formazione professionale; la promozione, il networking e la partecipazione attiva ad organismi regionali, nazionali ed internazionali legati alla formazione professionale; le proposte, lo studio e il confronto di soluzioni, le attività di informazione e sensibilizzazione ai problemi socio-economici e del mercato del lavoro, di promozione e sviluppo della cultura della formazione professionale in tutte le sue declinazioni e tipologie, dell’orientamento e delle politiche pro-attive, attive e passive del lavoro.

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Commenti

  • Dalla mia lunga esperienza nell’ambito delle Formazione sia professionale sia continua (oltre 20 anni), mi sembra di osservare come siano carenti nella realtà operativa collegamenti tra scuola-associazioni datoriali e sindacali. Non possiamo dimenticare che la priorità va data all’introduzione dei giovani nel mondo del lavoro. Il “bilancio delle competenze” ex-ante, in itinere e post va fatto realmente e assunto come misurazione dell’out-put del processo formativo. Tale indagine deve essere allineata con quanto richiesto dal mondo del lavoro. L’altro aspetto riguarda la “Formazione Continua”, qui le cose cambiano ma sono più gravi, perché nella sostanza sia il lavoratore sia l’azienda raramente godono concretamente dei benefici previsti dalla legge 236/93. Inoltre: la funzione di “monitoraggio e controllo” viene assegnata allo stesso Ente erogatore delle attività didattiche. Quindi: poco o punto controllo sulla qualità e reale fruibilità del processo formativo erogato al discente. Infine, non mi risulta che vengano fatte serie indagini sulla “redemption” delle ricadute dei corsi nel mercato attivo del lavoro. Nuovi paradigmi possono essere attivati specie con le scuole ed università anche in linea con la riforma “Labuonascuola”. Insomma:coinvolgimento, professionalità, responsabilizzazione devono essere introdotti negli standard formativi, perché questa importante funzione possa essere di concreta utilità per la nostra società.

    Michele Gulletta 23/02/2017 8:04 Rispondi

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