A dicembre del 2016 la città di Manfredonia è stata nuovamente chiamata ad uno sforzo senza precedenti: salvaguardare gli amministratori a discapito dei cittadini! Ancora una volta si è dato fiato alle trombe richiamando a corte i lanzichenecchi 2.0 per nuove votazioni di bilancio e di tenuta strategica amministrativa. La maggioranza è frammentata e spaventata: la macchina da guerra del Fattore M non c’è più. Ci sono diversi Capitani di (Av)Ventura e soprattutto manca la figura che in ogni corte è indispensabile: il giullare che può ricordare al re che egli è nudo. Nell’ultimo consiglio comunale del 2016 il “SI” ha finalmente prevalso! Evviva! La parola d’ordine sembra sia stata quella di votare a prescindere da tutto e tutti, non curarsi della conseguenza e scongiurare il peggio. Non curarsi dei magistrati della Corte dei Conti, non lasciarsi distrarre dalla “Cerchio Magico” dei Revisori dei Conti che stando ai ben informati avrebbero intenzionalmente creato fantasmi che infesterebbero nefastamente Palazzo San Domenico…sarà per questo che due anni fa il Comune chiese agli Acchiappafantasmi indagarono l’immobile comunale per trovare “presenze oscure”? Ve lo ricordate? Ora è tutto più chiaro e il disegno prende forma: ad urlare per la disperazione sono i cittadini che hanno saputo delle tariffe dell’ASE, solo per citare l’ultima. Ormai l’emoticon più usata nelle discussioni sui social sipontiniè l’urlo di Munch. Come dare loro torto? Manfredonia è finita anche sui giornali nazionali per l’ALIQUOTA MASSIMA IMPONIBILE. A.S.E. rappresenta oggi per Manfredonia una criticità ad orologeria. Non ci è dato sapere quasi nulla di ESSA se non dove si trovino ubicate le sedi operativa e amministrativa. Sappiamo anche come è disegnato il suo brand e quali i colori adoperati per l’etichetta. Abbiamo contezza da qualche mese dei mastelli, di come sono fatti e della loro dimensione, della loro forma e misura, dopo i loro colori. Sappiamo anche quando riempirli e di cosa e quando posizionarli sull’uscio di casa per il loro ritiro e svuotamento. Dopodiché non si sa più nulla! Più volte l’amministrazione e la stessa azienda sono state incalzate per dare risposte in merito a quelli che rimangono i nostri sospetti. In maniera del tutto trasparente abbiamo posto dei quesiti di tenuta tecnica e organizzativa ai quali mai nessuna risposta è stata data, nulla di così interessante detto. È sotto gli occhi di tutti il continuo sversamento di rifiuti che il territorio di Manfredonia subisce in maniera incontrollata. Fattori esogeni dipendenti dal territorio ed endogeni interni alla azienda A.S.E. Diventano ogni giorno molto critici. C’è un’errata organizzazione di filiera e una strategia di raccolta fallimentare. Dove sono le teste pensanti dell’azienda? E’ impensabile che il fallimento della raccolta differenziata sia da attribuire ad una scarsità di mezzi, strumentazioni o, addirittura, capitale umano. Non possiamo pensarci per tanti motivi, primo fra tutti la conseguente proporzionalità tra gli investimenti effettuati e il sistema azienda sotto il profilo di indotto e filiera. Qualche esempio. Le scuole adottano la raccolta indifferenziata con i migliori auguri dei bidelli che altro non possono fare se non ovviare in questo modo, poiché la conferenza del rifiuto avviene in maniera discontinua permettendo accumuli che rendono i mastelli carrellati fuori servizio poiché stracolmi. Nella zona comparti edilizi la realtà è simile, contando criticità per diverse abitazioni in zone non sempre raggiunte dal servizio. In tempi non sospetti chiedemmo che ci fosse data l’opportunità di venire a conoscenza di tutta la filiera della mondezza per capire una volta per tutte se è possibile definirla chiusa oppure se essa sia ancora inspiegabilmente aperta. Questo è ritenuto da noi l’interrogativo chiave e chiarificatore di una situazione che altrimenti stenterebbe a crescere. Ci chiediamo infine quanto e come l’ennesimo cambio ai vvertici dell’A.S.E. influirà sulla gestione di Manfredonia. Come verrà scelto il prossimo direttore?
C’è tanta gente di Manfredonia disoccupata, me compreso, che potrebbe essere utilizzata per questo servizio, ma purtroppo gli stipendi degli amministratori pubblici somo troppo elevati per poter pagare altri operai…..E chi mi vuole intendere!………
le strade secondarie sono piene di sporcizia,non c’è personale x strada,ci sono strade che l’operato ecologico passa 2 volte a settimene,vicino al campo sportivo di via salapia nel terreno incustudito e pieno di buste,ci vogliono più operatori x strada le strade vanno pulite tutti i giorni e non a giorni alternati
Il possimo direttore non potrà che essere un altro burattino stipendiato senza pensieri.Se non entra un professionista pagato a “risultati” staremo sempre nella cacca,ma nel contempo ci deve rimettere se sbaglia.Finquanto il direttore eo presidente non paga in prima persona,ma sarà una figura politica noi cittadini continueremo a finire come il pragmatico “ortolano”(zomb u citrul e ve ….. all’ortolano).Comunque è da persone eo amministratori seri rionoscere un errore.Pensate voi cosa è chi fa il contrario.