Di Aldo Caroleo , Archeoclub Siponto
L’area portuale della Siponto Antica, romana e medievale è stata individuta, oltre la Basilica di Santa Maria di Siponto (facciata rivolta a Sud) tra la ferrovia Foggia- Manfredonia e il Canale delle Brecce, o il Canale delle Acque Alte della Bonifica, che scorre parallelo al Viale degli Eucalipti.
Elemento importante per l’individuazione dell’area è la Sorgente Manzini che ha costituito, insieme ad altre sorgenti nei paraggi, la fonte di approvvigionamento idrico piu importante per la Città.
Volendo invece individuarla dal lato del Viale degli Eucalipti, partendo dal ponticello adiacente alla Pineta di Siponto, e percorrendo lo stesso viale per circa 700 metri, si arriva alla foce della Sorgente Manzini che si immette nel canale delle acque alte. (foto 1)
Quest’area era il luogo dove sorgeva in età classica un’importante scalo lagunare , impostato all’interno della laguna . Molte sono le fonti storiche che lo citano.
Il porto svolse un’intensa attività in età romana , tardo antica e medievale.
Ma il costante e graduale innalzamento dei depositi, portò all’insabbiamento dei fondali e questo fu il motivo principale che indusse Manfredi allo spostamento della popolazione dall’antica Siponto alla “Novellum Sipontum” chiamata cosi’ dal Fondatore Svevo e che in seguito prese , in suo onore, il nome di Manfredonia.
In quest’area sono visibili, anche se sopraffatte da fitta vegetazione, delle murature riferibili a costruzioni al servizio dell’attività portuale (magazzini, cisterne, altri edifici per le attività legate al porto).
Il porto, quindi, si trovava nell’area prospiciente il centro economicamente a culturalmente attivo della città antica che era poi sottolineato dalle costruzioni delle Basiliche paleocristiane del V, VI e del XII Secolo, rivolte proprio nel’area del porto.
Abbiamo notizia anche di una Torre campanaria attigua alle fabbriche delle varie chiese paleocristiane e della Chiesa Romanica, ma che poi fu fatta crollare dal Lautec nel 1500.
E’ ben noto che oltre da campanili, le Torri erano anche dei punti di osservazione in caso di assalti o altro.
Le foto in B/N sono sano state tratte dal dal testo “Siponto Antica” di Marina Mazzei.
La foto 2 in bianco e nero indica,quella superiore, una parte di quest’area con in primo piano resti di costruzioni portuali individuandosi in alto la Basilica di Siponto, mentre in basso infissi i nella macera oltre la ferrovia, si individuano chiaramente i blocchi di tufo sporgenti e rientranti di attracco, le banchine..
Le foto a colori, invece evidenziano lo stato attuale del sito.
La foto 1 indica la zona dell’immissione della Sorgente Manzini nel Canale delle acque alte.
Le altre fanno vedere resti delle costruzioni e le stesse banchine coperti da una inestricabile e folta vegetazione .
Dalle foto si può avere l’idea dell’area portuale che va indicativamente dall’area della Basilica fino all’area del passaggio a livello incustodito e ricoperta dalle canne. Le aree insistono in delle proprietà private. Foto 3 e 4
Una sistematica indagine di scavo porterebbe, di sicuro a delle impensabili scoperte archeologiche legate alla presenza di imbarcazioni affondate, insomma un mondo da scoprire in questo magnifico scrigno che ci riserva ancora l’Antica Siponto.