Domenica 24 Novembre 2024

C. Titta: "Bordo non ti riconosco… avresti potuto, anche tu, lasciare libertà di coscienza agli elettori di Manfredonia"

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In questi giorni, osservo l’ on. Bordo comportarsi in maniera sconclusionata e affaccendarsi a raccontare, anche sulla riforma costituzionale, cose che non corrispondono del tutto alla realtà dei fatti. Ma, ahimè, non è il solo. Conosco Michele da sempre, da quanto avevamo 16-17 anni, e devo evidenziare che sto facendo fatica a riconoscerlo in questo suo scriteriato e convulso “iperattivismo” a sostegno di una riforma che, se approvata, potrebbe ridurre, se non annullare, ogni possibilità per la nostra Città di continuare a poter partecipare e incidere (democraticamente) sul procedimento amministrativo autorizzatorio dell’installazione dell’impianto Energas. Avrei preferito che Michele avesse tenuto posizioni più simili a quelle di altri parlamentari del PD, come, ad esempio, da ultima, quella del Presidente della Commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia (dalla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, pag. 4, dichiarazione dell’on. Boccia: “Voto Si’, ma non è la mia riforma né la riforma che avrei desiderato. Agli elettori dirò semplicemente di votare secondo coscienza, perché penso che sulla Costituzione sia sbagliatissimo spaccare il paese. Alla fine di questa campagna elettorale avremo dei vincitori o con il SI o con il NO, ma non voglio che ci siano degli sconfitti sulla Costituzione“). E questo lo dico perché Michele sappia che alla fine, che vinca il SI o il NO, avrei preferito che lui, mettendo da parte le ragioni di partito, si fosse maggiormente preoccupato di scongiurare, quanto più possibile, l’ipotesi che tra “gli sconfitti sulla Costituzione“, domani, si possano ritrovare anche i cittadini di Manfredonia.

Non so come possa star sfuggendo all’on. Bordo il fatto che, se dovesse accadere una cosa del genere, e in particolare se Renzi non dovesse mantenere fede agli impegni assunti, chi vedrà pregiudicato irrimediabilmente il proprio rapporto di fiducia con i cittadini di Manfredonia, non sarà Renzi, ma in primis l’on. Bordo e poi tutti quanti quelli che lo stanno seguendo su questa pericolosa strada (come il sindaco Riccardi e il vice sindaco Zingariello, giusto per citarne alcuni). Fossi stato in loro, sarei stato molto più cauto e non avrei, pur di “racimolare” qualche “SI” in più a favore della riforma costituzionale, sventolato, alla piazza manfredoniana, il “presunto” impegno assunto da Renzi a sostenere le ragioni della nostra Città contro l’installazione dell’impianto Energas. Soprattutto considerato lo scarso valore della promessa fatta, in quanto proveniente da uno che sta dimostrando, ogni giorno di più, di essere addirittura insofferente al dialogo con le regioni, figuriamoci se, forte di un nuovo riparto di competenza, sbilanciato a proprio favore, potrà mai accettare di buon grado di mettersi a discutere con più piccole entità, come i comuni, che vorranno dire la loro in ordine a scelte che riguarderanno la futura realizzazione di opere di rilevanza strategica nazionale.

Avv. Cosimo Titta (già Consigliere comunale della Città di Manfredonia e sostenitore del NO alla riforma) 

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