Agli organi di governo del Comune di Manfredonia
con la presente sono ad evidenziare che, così come è previsto nello Statuto comunale del Comune di Manfredonia, la partecipazione popolare all’amministrazione locale, non produce effetti positivi per le realtà territoriali decentrate del Comune di Manfredonia, quantomeno per Borgo Mezzanone.
Mi spiego, seppure l’aggiornamento del TUEL (anno 2006) ha innalzato il numero degli abitanti di un Comune al di sopra dei centomila per avere la possibilità di istituire forme di decentramento, non ritengo adeguato le modifiche che il Comune di Manfredonia ha apportato di conseguenza e cioè istituendo i cosidetti Coordinamenti di Quartiere, la cui costituzione avviene in del tutto assenza di una vera partecipazione popolare poiché avviene su nomina (imposizione?) del Sindaco pro-tempore dopo che ha chiesto a Scuole, Parrocchie, Associazioni non profit del territorio di designare un soggetto da candidare a far parte del Coordinamento; preciso che non si mette in dubbio le capacità personali e professionali delle persone che vengono nominate ma la non partecipazione popolare alla costituzione del Coordinamento.
Adduco esempi in modo da espletare meglio il pensiero e cioè, almeno per Borgo Mezzanone, sono stati chiesti nominativi, così come da regolamento, alla Parrocchia, alla Scuola e a tre Associazioni (?). Bene e chi non è credente cattolico, chi non fa parte della scuola e chi non è un’iscritto ad una di queste tre associazioni è rappresentato in seno al Coordinamento nelle proprie istanze?. Io credo di no e posso dire che è la maggioranza di questo territorio ed in questa maggioranza vi sono anche cittadini non italiani che hanno partecipato al voto amministrativo.
Io ritengo che in un ordinamento democratico la sovranità è esercitata a partire dal popolo che la esprime e questo principio di sovranità popolare è legato molto strettamente al principio di decentramento politico (indicare, proporre e discutere), la cui funzione è quella di avvicinare il più possibile un’Amministrazione al singolo cittadino, cioè ad una Comunità si deve dare la possibilità, prendendosi le responsabilità, di eleggersi i propri rappresentanti.
Ovviamente questo importante compito di valorizzazione del principio democratico del Coordinamento di Quartiere, che rappresenta il livello istituzionale più vicino in assoluto al singolo cittadino, considerato detentore della sovranità, dipenderà dalle prerogative di cui lo stesso Coordinamento sarà munito. Ciò dipende dallo Statuto Comunale (legge territoriale) e dal relativo regolamento per l’organizzazione e le funzioni e dunque, di valorizzare, poco o molto, tale forma di partecipazione alla vita politica locale.
Privilegiare la vocazione partecipazionistica significa prevedere principalmente, sul piano funzionale, interventi di tipo propulsivo e consultivo attraverso l’analisi e lo studio dei problemi locali e, sul piano organizzativo, il rafforzamento del momento collegiale nell’azione e l’apertura alla collaborazione delle dirette espressioni della società civile, svolgendo compiti di informazione, consultazione della cittadinanza che, convocata ed interpellata può, attraverso il Quartiere, esprimere un proprio orientamento che altro non è se non un indirizzo politico locale che può (e perché no’) essere anche diverso da quello del Comune.
Non so se i Coordinamenti di quartiere delle altre zone di Manfredonia in che modo hanno funzionato, ma ciò ha poco interesse per la realtà in cui vivo e cioè Borgo Mezzanone. In passato mi sono sempre impegnato nelle diversi sedi, e qualche convegno tenutesi sul decentramento, che questo territorio comunale venisse considerato diversamente dagli altri territori in virtù della sua posizione geografica rispetto alla sede comunale. Al cittadino di Manfredonia Città poco importa se il Coordinamento di Quartiere funziona o meno in quanto ha sempre la Sede Centrale a portata di mano per sbrigare atti amministrativi e politici, cosa del tutto inversa per Borgo Mezzanone.
A riprova delle riflessioni su esposte il Comune di Monte Sant’Angelo, molto più piccolo del Comune di Manfredonia, circa 13000 abitanti, e quindi non ha mai avuto decentramento, ha ritenuto, ad aprile 2010, per la zona di Macchia, suo territorio distante dalla sede centrale, di istituire il Consiglio di Frazione di Macchia riconoscendolo nel proprio Statuto a motivo di vera partecipazione popolare facendo eleggere i Consiglieri di Frazione in pubblica assemblea, indetta dal Sindaco dopo la sua elezione, fra i cittadini ivi residenti o che ivi abbiano la sede della propria attività lavorativa principale.
In tempi non sospetti, ho sempre sostenuto tale forma di partecipazione, forse qualcuno di Voi, che siede oggi sullo scranno comunale, per onestà mentale, lo ricorderà. Quindi credo che il Comune di Monte Sant’Angelo abbia voluto applicare la vera partecipazione popolare. Posso aggiungere, diciamo presuntuosamente, che i miei vari interventi sul decentramento amministrativo operato in passato, il Comune di Monte Sant’Angelo ha ritenuto giusto per la realtà di Macchia.
Personalmente ritengo che un territorio deve essere attore e non spettatore delle scelte politiche dell’amministrazione, come d’altronde sono anche convinto che non è con un elencazione di problemi da sottoporre all’Amministrazione Comunale di turno che si risolvono i disagi di una Comunità, ma sicuramente sono risolti con l’interagire fra Territorio e l’Amministrazione Comunale nelle materie certamente che non attentano alla unitarietà del territorio comunale e delle Leggi che lo regolano.
L’esperienza che questa Comunità di Borgo Mezzanone ha avuto dal passato Coordinamento di Quartiere non è stata certamente positiva e si pensi che il nuovo Coordinamento ad un anno dalle elezioni amministrative non è ancora operativo.
Pertanto alla luce di quanto su esposto invito le SS. LL., per propria competenza Istituzionale a voler prendere, quanto prima, in considerazione modifica dello Statuto in merito alla partecipazione popolare determinando che la costituzione dei Consigli di Quartiere (quanto meno per Borgo Mezzanone) avvenga in forma elettiva e non per nomina.
Interpretando il pensiero dell’intera Comunità locale ringraziamo per l’attenzione che riserverete alla presente, e personalmente colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Mimmo Di Ruggieri
@Teofilo Forse non si comprende che la maggior parte degli abitanti di borgo, hanno votato sì, all’installazione dell’energas, per protesta, visto che vengono considerati solo per chiedere i voti, poi lo stato del borgo è semplicemente indescrivibile su tutti i fronti: strade, strutture (come anche palestre), verde pubblico, sicurezza etc etc . Visto che dici di frequentare borgo e non ti è palese questo??
Sono sempre stato un simpatizzante, oltre che ad un frequentatore, di Borgo Mezzanone ma considerato i risultati del referendum popolare di domenica scorsa avuti in questa frazione proporrei l’installazione del deposito Energaso proprio in questo territorio visto che quasi la metà della popolazione del Borgo a quanto pare sia favorevole!
Io al posto suo avrei fatto una lettera motivata al Comune chiedendo di far parte del comitato di Borgo Mezzanone. Se poi vuole le elezioni nessuno le impedisce di organizzarle in modo informale. Penso che questi Comitati o Coordinamenti non si sostituiscono alle circoscrizioni in quanto non hanno nessun potere amministrativo.