I Carabinieri della Stazione di Mattinata hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per concorso in tentato omicidio due fratelli di Mattinata, VAIRA Marco classe 1998 e Michele classe 1990.
La notte del 4 ottobre, alle ore 00.40 circa, la pattuglia della Stazione di Mattinata, allertata da personale sanitario del “118”, si recava presso un bar ubicato nel centro del piccolo comune garganico, ove era stato segnalato l’accoltellamento di un giovane ad opera di due individui ignoti. Immediatamente giunti sul posto, i Carabinieri potevano constatare che personale sanitario stava prestando le prime cure ad 26enne che era seduto all’interno dell’esercizio commerciale e presentava una ferita da punta e taglio all’altezza della zona lombare. La vittima veniva trasportata con autoambulanza del “118”, in codice rosso, presso l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo per gli ulteriori accertamenti sanitari e le cure del caso.
Le immediate indagini avviate dai Carabinieri di Mattinata con i colleghi di Manfredonia giunti a prestare ausilio, consentivano di appurare che poco prima, mentre il ferito era con amici all’interno del bar, veniva chiamato in disparte, all’esterno, in un angolo isolato dai fratelli Vaira e, in particolare, mentre Michele lo distraeva con futili motivi, Marco lo accoltellava alle spalle.
Appresa nell’immediatezza la notizia, i Carabinieri, dopo aver ispezionato invano i luoghi alla ricerca dell’arma bianca utilizzata, procedevano alle ricerche dei due fratelli, datisi alla fuga immediatamente dopo il fatto, sorprendendoli presso l’abitazione, sottoposta a perquisizione.
Intanto grazie all’ausilio dei Carabinieri di San Giovanni Rotondo inviati presso l’Ospedale ove il giovane ferito era stato trasportato, si aveva la conferma di quanto già ricostruito dai Carabinieri in Mattinata, emergendo in particolare che Vaira Michele con una scusa distraeva la vittima mentre Vaira Marco, approfittandone, gli sferrava un fendente nella parte dorso lombare. Non soddisfatti i due infierivano sul ferito aggredendolo fisicamente sino a quando l’uomo non riusciva a scappare trovando rifugio nel vicino esercizio.
Qui, dopo il fatto, vi accedeva anche Vaira Michele che senza esitare e noncurante di quanto accaduto si preoccupava esclusivamente di minacciare tutti gli astanti intimando loro di farsi i propri affari e non riferire nulla di quanto visto. La vittima precisava di essere stato colpito con un coltello a serramanico con manico scuro che aveva visto cadere immediatamente dopo il fendente, prima che evidentemente venisse fatto sparire.
Al termine delle operazioni, in considerazione della gravità dei fatti, dei gravi indizi di colpevolezza raccolti e valutato il fondato pericolo di fuga, i fratelli Vaira, Marco e Michele, venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto per concorso in tentato omicidio e tradotti presso il carcere di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.