Sono stato zitto per tutto questo tempo… ma ora anche io voglio dire la mia….. lascio parlare le cose perchè, come diceva Foucault, a volte le cose superano le parole… e a parlare è questa immagine….
Quest’aula mi ha visto fare lezioni di filosofia e storia per ben 20 anni….ne sono passati di ragazzi…di storie…. di vissuti…di volti…queste finestre sul mare hanno ispirato i miei pensieri, forse anche i miei libri….le mie riflessioni insieme ai ragazzi…le nostre domande e i nostri dubbi…i grandi perchè….i confronti e anche le titubanze….ora è il vuoto!….Non il vuoto fisico di un’aula, ma quello di una città che ci ha lasciati soli…non temo il trasferimento in altra sede…..figuriamoci!!!!….non ho luoghi fissi in cui fissare il pensiero ……in cui prendere dimora e istituire il potere……..ma è il modo in cui tutto questo è avvenuto…”ex abrupto”…, senza una ragione… già la RAGIONE!!!!….che fine ha fatto la ragione?????….su questa domanda quest’aula la dice tutta…. ci reclama e allo stesso tempo ci dice addio…. e ci incoraggia a non disdegnare i nuovi luoghi in cui andremo… perché chi ama pensare lo fa ovunque…. ma almeno lasciateci la libertà di dire che ci dispiace! E di dirlo stando in piedi con la dignità che ci compete….
Michele Illiceto
Al Liceo classico del Sacro Cuore,quando l’istituto era in Largo Seminario,le finestre e l’ingresso davano sul mercato della frutta.Cosa simpatica e pittoresca che però non impediva lo svolgimento delle lezioni e la didattica,per molti aspetti,ottima degli insegnanti.La questione è che la ‘Buona scuola’non riesce ad ingranare.
Non riesco a comprendere il livore che trasuda da molti di questi commenti e questo mi dispiace.
Si può apprendere e insegnare in qualsiasi luogo ma alcuni di questi andrebbero preservati e il loro fascino custodito all’insegna di una tradizione, di tradizioni che troppo facilmente dimentichiamo.
Credo sia questo il caso del Liceo classico “aldo moro”.
Non ho avuto l’onore di frequentarlo ma passando sul lungomare attirava il mio sguardo compiaciuto e i miei sommessi complimenti: “Chissà se esiste un altra scuola così bella che si erge dal mare”
Non siamo capaci di preservare i nostri luoghi e le nostre tradizioni.
Mi trovo in perfetta sintonia con il prof. illiceto: ci sono luoghi pieni di fascino e di ricordi, luoghi che sanno ispirare.
I governanti hanno fatto altre scelte sicuramente legittime.
Il mio disappunto cade sulle tempistiche e sulla mancanza assoluta di comunicazioni.
Non è possibile che i genitori non sappiano cosa stia accadendo.
Non è possibile che i nostri figli siano in attesa di un evento divino nella palestra del liceo scientifico.
Su chi ricade la responsabilità di queste indecisioni?
Perchè non si sono preparate le aule durante le vacanze estive?
Perchè non si iniziavano le attività scolastiche con qualche giorno di ritardo per permettere la sistemazione delle aule?
LE nuove aule verranno create pare sottraendo le aule-laboratorio ai ragazzi del liceo scientifico.
Le aule del liceo scientifico sono in numero sufficiente per ospitare le nuove classi del liceo classico?
Alla luce di queste riflessioni si potrebbe configurare il reato di interruzione di pubblico servizio?
saluti
faccia il professore non che lei abita in zona?
Egregio prof Illiceto l’unico problema di cui lei doveva farsi carico e’ lo stato di salubrità e di sicurezza dei nuovi locali assegnati. Se invece di fare poesia si attivava chiedendo l’intervento dell’ufficiale sanitario e dei vigili del fuoco e del responsabile della sicurezza del nuovo plesso scolastico forse quell’ordine di trasferimento poteva già essere rientrato. Se lei ci tiene tanto si sia da fare.
Finalmente siete stati trasferiti. A prescindere dai sentimenti personali, credo che quell’edificio vada abbattuto per il bene della collettività . e comunque Se l’istituto fosse davvero valido potrebbe tranquillamente funzionare anche in aperta campagna
Ma stia tranquillo e continui a fare bene il suo lavoro.
Ci sono migliaia di insegnanti che vengono trasferiti ogni anno magari al Nord, precari, ora assunti direttamente dai presidi…non mi sembra una grande tragedia trasferirsi di pochi metri. Concordo però con il caos totale, la tempistica, la mancanza di progettazione. Ad es che si dice dell’edificio ex nautico di via Dante Alighieri? E’ possibile lasciare le sorti delle scuole nelle mani della Provincia cioè di un carrozzone amorfo di cui non c’è un referente? E il sindaco, noto esperto di problematiche legate all’istruzione, che dice? Ed infine il Liceo Scientifico/Classico ha un dirigente scolastico? o è ancora quello che ha fatto perdere TRE sezioni al Liceo?
(Lettera a una professoressa) di Don Milani
* La scuola ha un problema solo. I ragazzi che perde. A questo punto gli unici incompetenti di scuola siete voi (insegnanti) che li perdete e non tornate a cercarli.
Le finestre delle nostre aule si affacciano sul mercatino rionale del pesce, ma questo, al di la’ del rispetto verso tutti i venditori, non ci impedisce di trasmettere ai nostri alunni pensieri e riflessioni di alto livello culturale. Con modestia e rispetto verso tutti.
Caro Michele, dovrebbe essere il pensiero a guidare i giudizi. E’ inaccettabile che la cultura venga esesrcitata in aule fatiscenti.
Quanta prosopopea, oggi la scuola, grazie alla riforma che vede i così detti “Dirigenti scolastici” come unici gestori senza alcun controllo.Basta vedere chi sono: professori di educazione fisica, gente impreparata, affaristi che pensano a incassare soldi dai famosi progetti pon, pensano ad acquisire clienti( alunni), senza interessarsi alla formazione dei ragazzi, anzi…tutti promossi.
“LA SCUOLA L’HANNO RIDOTTA AD UN SEMPLICE “BUSSINES” CHE ARRICCHISCE IL DIRIGENTE E I SUOI SCAGNOZZI.
Finalmente adesso si potrà abbattere quel mosto di cemento e dare un po di luce al nostro lungomare.
Professore, quando chiudono le industrie, per crisi di mercato, per ridimensionamenti, per isteria collettiva, migliaia di dipendenti, con famiglie al seguito, sono buttati allo sbando. Pertanto, non riesco a struggermi più di tanto per il suo trasferimento. Il problema è che il corpo docente di Manfredonia, precursore di campagne pseudoambientaliste, si ritiene intoccabile e padrone della propria isola felice.
Si parla tanto di pensiero; ma, di grazia, dov’è? Emozioni, sentimenti, citazioni, punti di sospensione. Questo è Pensiero secondo l’autore? Da collega, in quanto comico (consapevole io), inviterei a maggiore umiltà e misura.
Ti avrei trasferito al Nord
Ma…..perché cari docenti non dite la verità agli alunni.
Questa é la più grande offesa che fate a quella Sapienza che tanto è stata declamata in questi giorni….”da chicche e sia”, diceva il grande Antonio de Curtis. Il ridimensionamento scolastico per carenza di alunni viene attuato oramai da anni….il trasferimento era da tutti conosciuto dallo scorso anno…..
Allor perché buttare i genitori, gli alunni allo sbaraglio?
Ma…..
Ma che esagerazione ! Tanto rammarico e smarrimento perché ci si deve spostare da un edificio ad un altro ! La scuola dovrebbe essere una comunità di persone prima che un edificio ! Posso capire che certi pensieri li facciano gli studenti sull’ onda delle emozioni (chissà quanto autentiche o indotte dagli stessi adulti), ma la maturità degli adulti dovrebbe generare altri pensieri. La “vista mare” cerchiamola quando andiamo in vacanza …
Buongiorno caro collega e cari ragazzi. Comprendo il disagio che derivi da un cambiamento, specie se imposto da norme. Ma inviterei tutti a riflettere sul fatto che sulla base di tali disposizioni molti altri alunni e docenti hanno cambiato il luogo del loro apprendimento e di divulgazione del sapere, anche a Manfredonia. Piuttosto si deve fare ammenda sulla via del silenzio scelta consapevolmente per non informare per tempo tutti i soggetti coinvolti col preciso intento di affidarsi, a mio parere, alla solita filosofia del “tanto non accadrà nulla”.
Bisogna essere onesti e rigorosi quando si è investiti di incarichi particolari, come per chi lavora nel mondo della scuola, informando, lottando e cercando le soluzioni migliori in ogni circostanza. Comprendo che la convivenza sia una esperienza che può turbare il sonno, ma chiunque abbia la voglia e la capacità di confrontarsi non guarda indietro con rammarico, ma sorride ad una nuova opportunità.
Auguro a tutti ogni bene e buon lavoro !