E così, alla fine, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, senza alcun preavviso gli operai sono andati a spogliare la sede occupata dal Liceo Classico “A. Moro” da oltre 25 anni, sede che negli anni è stata migliorata e trasformata in una scuola modello.
Stamattina gli studenti del Liceo Classico hanno cominciato le lezioni presso l’istituto del Liceo Scientifico “G. Galilei”, al quale sono accorpati già dal 2012, in quell’istituto che tutti conosciamo bene, un prefabbricato quasi fatiscente dove piove dai tetti e dove già i soli studenti del Liceo scientifico stanno stretti.
A nulla sono servite le proteste delle famiglie, dei docenti, degli studenti, che hanno presentato esposti e perizie di inagibilità dell’istituto in cui bisognava trasferire il liceo a tutte le istituzioni preposte. Tutti sordi. E l’amministrazione comunale ha avallato tutto quello che la provincia ha stabilito senza battere ciglio, anzi con la compiacenza di eliminare una scuola che, secondo vecchi pregiudizi, “non prepara al mondo del lavoro”, e quindi, ci chiediamo, deve essere bistrattata al punto da essere chiusa?
Inutile dire che questo sarà un anno faticoso per entrambi i Licei, Classico e Scientifico, non solo per la convivenza, ma per gli spazi, già esigui, la mancanza di laboratori adeguati per accogliere tante classi, i ragazzi del Liceo scientifico, tra l’altro, dovranno fare a meno dell’aula di disegno, che è stata divisa e trasformata in due aule. Insomma una serie di disagi che potevano essere evitati impegnandosi a trovare una sistemazione più congrua.
Dopotutto il Liceo classico non pretendeva molto: “Sì, ci spostiamo – ci hanno riferito gli alunni – ma in una sede adeguata e adatta ad accogliere tutto il nostro materiale, (libri, laboratori, computer), non in una sede arrangiata dove non potremo utilizzare nulla di tutto questo“.
Ci auguriamo che questo trauma, perché di trauma si tratta, non vada a inficiare il sereno svolgimento dell’anno scolastico appena cominciato.
Mariantonietta Di Sabato
https://www.manfredonianews.it/demoliamo-lo-stabile-del-liceo-classico-2/
Tutti e due gli edifici non sono adatti a fare scuola, quello del classico risale agli anni quaranta e le travi dei soffitti ballano: non si sa quanto possano durare gli efici in cemento armato, ma il cemento non è impermeabile e la salsedine lavora sui tondini di ferro; quello dello scientifico è piccolo e ci piove dentro. Ma il fatto che è avvenuto è gravissimo: il primo giorno di scuola i ragazzi del classico sono dovuti tornare indietro, e non si sa quando potranno cominciare la scuola. Spero che la procura della repubblica individui gli sconsiderati che non hanno disposto per tempo il trasferimento di tutti i mobili e dell’attrezzatura, e che, magari, non hanno prima verificato che i locali dello scientifico potessero accogliere i laboratori e la biblioteca del classico: che fine faranno attrezzature e libri? Spero che, una volta verificato il disservizio, i responsabili verranno puniti in modo esemplare e condannati a pagare i danni.
Quanta voglia di studiare…….sprecata perché le aule non sono pronte, i laboratori vecchi….la scuola non agibile……
IDEA!!!!
perché non trasferiamo quelli del liceo scientifico giù al Classico?
Una struttura antisismica con laboratori funzionanti e aule a disposizione.
Posso chiedervi quante volte aver fatto ed. Fisica in un anno?, vi ho visto passeggiare spesso…..
negli anni 90 il liceo scientifico contava 30 classi da nn meno 22 alunni, 2 aule di disegno, aula di informatica, laboratorio di fisica, biblioteca e ci stavamo dentro!!! Adesso nn ci si sta?!
Non è stata menzionata nell’articolo la cosa PIÙ IMPORTANTE E GRAVISSIMA, dopo quelle già sottolineate per i trascorsi, in merito al primo giorno di scuola degli studenti del Classico Moro presso la sede dello Scientifico: NON C’È STATA SCUOLA per loro oggi, LE AULE assegnate al Classico SONO OCCUPATE DAGLI OPERAI per tardivi e sommari lavori di adeguamento e ne avranno per una settimana almeno. Ancora interruzione di pubblico servizio. (E questo solo per le aule; per la sistemazione dei laboratori, il cui trasloco è ancora in atto, neanche a parlarne, non c’è un termine stabilito, né un inizio dei lavori, dal momento che spazi per i laboratori non sono garantiti; per la biblioteca poi ricca di 6 mila volumi men che mai). Stamani, dopo esser messi al corrente della situazione, studenti, genitori e docenti sono rimasti allo sbando, per loro non c’è posto nelle aule, e nell’auditorium si deve far spazio alle prime dello Scientifico per procedere con le previste attività di accoglienza. E allora deportati tutti in palestra per procedere nel caos, tra lo sbigottimento, lo sdegno e la rabbia crescente di genitori e docenti, e tra il palese disorientamento e sconforto dei piccoli studenti di prima, che hanno sognato tutta l’estate il loro primo giorno di scuola! e di cui si sono visti privati, almeno alle operazioni di appello. Che la cittadinanza sappia.
Se vi può consolare: ci é sempre stato assicurato che la struttura è sicura in caso di terremoto!!!
Alla redazione,
sono un’ex studentessa del Liceo scientifico. Questa situazione secondo me la si sta gonfiando eccessivamente. Purtroppo entrambe le scuole hanno un numero di iscritti tali da formare solo 2 sezioni al Liceo Classico e solo 3 allo scientifico ( è una cosa che fa rabbrividire in entrambi i casi. Allo scientifico quando mi sono diplomata io si era arrivati alla sezione G). i laboratori di disegno erano stati adattati già dal lontano 2005, appunto per far posto alle nuove classi. è vero l’istituto non è dei migliori per quel che riguarda l’estetica, ma è l’unico risultato sempre a norma ( ricordo i vari terremoti che hanno reso le altre scuole della città sempre inagibili) e se non sbaglio l’unico ad avere le palestre (per i ragazzi e le ragazze) all’interno dell’istituto. Magari i primi tempi sarà difficile per entrambe le scuole, ma il bello di andare a scuola era lo stare tutti insieme e ora che ci sono due scuole sotto lo stesso tetto secondo me sarà ancora più bello.
Quindi auguro un buon anno scolastico a entrambe i licei.
Chi si lamenta sono quei professori che abitano vicino al classico e di prendere la macchina non hanno intenzione. Si lamentano i genitori snob che non hanno nullaltro a cui pensare. Finitela con i finti sentimentalismi della minchia.
I ragazzi dello scientifico stanno stretti. SICURO!!
Inventatevi qualcosaltro.
Ormai con la ristrettezza dei conti è stupido avere poche classi dislocate in vari istituti. Questa è stata una scelta intelligente. Quindi non vi lamentate per qualsiasi cambiamento, ma guardate i vantaggi. E camminate un pò!
Lo sfratto del Classico è stato deciso dalla Provincia per ospitare in quella sede tre classi dell’alberghiero e un laboratorio,che avrebbero potuto trovare una più facile allocazione, mi sembra, a fronte del trasloco di 10 classi del Classico, diversi e attrezzati laboratori, più una biblioteca ricca di migliaia di libri. Bella scelta intelligente. Con il risultato inoltre di costipare i 2 Licei in una sede già con i suoi problemi strutturali, inadeguata e insufficiente ad accoglierle entrambe con tutte le loro necessarie dotazioni didattiche.