Grande è la devozione che i credenti riservano alla Madre di Dio che ha generato Colui che ha redento il Mondo. Forte e in continuo crescendo è anche l’espressione di fede che nei secoli il popolo sipontino rivolge a S. Maria Maggiore di Siponto, eleggendola a Patrona e Protettrice. Un legame indissolubile che si estrinseca maggiormente attraverso la tradizionale, lunghissima processione a Lei dedicata che ogni anno, il 31 agosto, si snoda lungo le vie della città, raggiungendo le estreme periferie. Una processione che ha origini antichissime, risalente al 1715, a quanto ci riferisce Padre Serafino Montorio parlando delle processioni nello “Zodiaco di Maria”, fatte in circostanze eccezionali, per domandare con suppliche, in particolare per la pioggia in periodi di estrema siccità. “Il clero – riferisce P. Serafino – tanto secolare che regolare, con tutto il popolo di Manfredonia si porta con divota e umile e lunga processione all’antica Cattedrale dove, prendendo la sacratissima Effige, con gran pompa la portano alla città, alla porta della quale dal Magistrato vien fatto nobile baldacchino, ricevuta con rimbombo de’ mortaretti e con le lodi incessanti del clero e del popolo che si affolla dietro il medesimo cantando il Rosario”. Subito dopo la Sacra Immagine viene portata in Cattedrale per la celebrazione della S. Messa. La processione, però, non ha svolgimento in una data fissa dell’anno, ma soltanto in casi di gravi calamità. Tale testimonianza ci viene da un manifesto a firma del sindaco D. Michele Giordani, pubblicato il 18 agosto 1842, che, con il beneplacito dell’arcivescovo V. Salvemini, annuncia la festa. Molto probabilmente in segno di ringraziamento, a seguito dell’epidemia di colera scoppiata nel napoletano l’anno prima, che ha colpito anche Manfredonia provocando ben 400 vittime, aumentate a 472 l’anno successivo. La Sagra si svolgeva l’8 settembre. Esattamente tre anni dopo, la stessa viene spostata nei giorni 27, 28 e 29, dello stesso mese. Alquanto interessante il temporaneo trasferimento in processione del Sacro Quadro della Vergine di Siponto dalla Basilica alla Cattedrale, in occasione della solenne Novena. Simulacro che il giorno 31, sempre in processione, si riportava a Siponto. Solo dopo l’avvento dell’arcivescovo Vincenzo Taglialatela (1854-1869) il solenne evento ha una scadenza fissa, 29-31 agosto, tradizione che continua ancora oggi. Con il definitivo trasferimento in Cattedrale, la Sacra Effige, dopo il penultimo restauro avvenuto il 1964 ad opera del compianto prof. Aronne Del Vecchio, finalmente già dall’anno 2000 è custodita gelosamente in Cattedrale. In processione viene portata la copia eseguita sempre dal prof. Del Vecchio. Ancora una volta vogliamo ricordare che fino al 1968 la processione veniva arricchita e preceduta dai simulacri di S. Lorenzo Majorano, S. Filippo Neri e S. Michele Arcangelo, co-patroni di Manfredonia.
Matteo di Sabato